Una lite tra vicini di casa a Corcia finisce a picconate. Coinvolti due capofamiglia marocchini e rispettivi congiunti maschi, tutti incensurati e con regolare permesso di soggiorno. Tra di loro anche un minorenne, denunciato in stato di libertà alla Procura dei minori di Perugia. Il litigio iniziato ieri sera dopo cena, probabilmente per motivi riconducibili a vecchi dissapori tra vicini di casa forse conditi da presunte gelosie a causa di una donna, ha portato in breve ad una zuffa poi degenerata in una rissa a suon di manico di piccone di 86 cm, spranga di ferro da 30 cm e una mazza di legno da 50 cm. Immediato l’intervento dei Carabinieri della Stazione di Gualdo Tadino e del Norm della Compagnia di Gubbio, che hanno subito arrestato i sette marocchini coinvolti nella rissa. Tre sono stati accompagnati al Pronto soccorso dell’ospedale Calai. Le ferite in più parti del corpo e della testa sono state dichiarate guaribili in pochi giorni. I sei marocchini maggiorenni, il più grande ha 41 anni, sono stati arrestati e tradotti intorno mezzanotte nella camere di sicurezza del comando Compagnia. Il capo d’imputazione è concorso in rissa aggravata. Comparsi ieri mattina a Gubbio davanti al giudice Spoletini, e al pm Vincentelli sono stati sentiti. Il giudice su richiesta del pm, ha convalidato l’arresto e ha rimesso in libertà i sei marocchini. Il processo è rinviato al 17 maggio.