Partito Democratico fra vecchio e nuovo, fra ex socialisti, Udeur e ambientalisti e assenza o quasi della cosiddetta “societa’ civile”. Almeno, per ora, a Citta’ di Castello, il partito democratico che verra’ non sara’ un semplice “copia e incolla” fra Ds e Margherita.
A giudicare da quello che e’ accaduto ieri sera nella sala del consiglio comunale nel corso della prima affollata assemblea costitutiva del Pd (oltre 100 persone nonostante la mancata pubblicizzazione dell’evento) l’incontro ha fatto registrare importanti segnali politici destinati ad incidere non poco nel panorama istituzionale locale. Partiamo da chi era presente. A presiedere il summit nel tavolo della presidenza, fra i due segretari di ds e margherita, Roberto Perugini e Corrado Chieli (da oltre venti anni alla guida prima della Dc, poi del "Patto Segni", Rinnovamento Italiano, ed ora della margherita), la giovanissima Anna Ascani, 19enne di belle speranze, figlia d’arte (il padre Maurizio Ascani e’ stato vice-sindaco della cosiddetta giunta anomala). La teen-ageers del centro democratico ha snocciolato un intervento tutto d’un fiato puntando senza tentennamenti su rinnovamento e partecipazione. La vera novità della serata, al di là dell’incursione aerea di un pipistrello che per qualche minuto ha tenuto con il naso all’insù’ l’attenta platea, e’ stata la presenza a dir poco massiccia e autorevole di esponenti dell’ex-Psi che a vario titolo hanno rivestito anche incarichi importanti a partire dal presidente di Coop-Umbria Casa, Paolo Bocci (apprezzato il suo intervento sui temi ambientali e della giustizia), dal segretario comprensoriale della Cia, Paolo Fratini, fino a Domenico Barili, Canzio Novelli (ancora in stand by) e Marcello Borchiellini, fino a qualche giorno fa membro del direttivo tifernate dello Sdi, seduto accanto al sindaco Fernanda Cecchini, visibilmente soddisfatta di “tanta grazia”. “Confermo l’adesione personale al progetto del partito democratico e sono pronto ad impegnarmi per costruire in citta’ questo nuovo soggetto politico”, ha detto Borchiellini nel corso del suo breve intervento. Non solo ex-Psi, (dovrebbe giungere a giorni anche l’adesione di Olivo Ganganelli e di altri esponenti del garofano) all’assemblea costitutiva del Pd. Fra lo stupore generale della paltea ha fatto capolino anche Mauro Mollicchi, referente locale dell’Udeur (consigliere di amministrazione Sogepu) che ha seguito il dibattito fino al termine, “pezzi” importanti della Cgil, Mario Rossetti dello Spi e Roberto Rossi della segreteria provinciale. In platea anche Alessandro Ghigi, presidente altotiberino dei tartufai, Paolo Fossati del costituendo comitato per il Pd. Fin qui le novita’. Fra le scontate conferme il “blocco granitico” della margherita “cilibertiana” (Ciliberti e Neri hanno ascoltato senza intervenire), con Gaetano Zucchini, Stefano Bravi, Lucio Bioli, Paolo Bettacchioli, Luciano Tavernelli, Michele Gambuli e dall’altra parte della sala, lo schieramento del Centro Democratico con Luca Secondi, Stefano Nardoni, Massimo Belardinelli e Massimo Minciotti. La formazione dei Ds era al completo con la sola assenza giustificata di Adolfo Orsini. In platea Pino e Gianfranco Pannacci, mezza giunta comunale (Celestini, Duranti in testa), il segretario Alta Umbria Christian Biagini (applaudito il suo intervento sui temi della precarieta’ del lavoro), il dirigente nazionale Stefano Fancelli, Mirko Pescari, Franco Nunzi, Domenico Caprini e tanti altri ancora compresi i giovani "ex-mussiani", capeggiati da Christian Goracci (pronto, sembra, a scendere in campo con una propria lista alle "primarie" di Ottobre) e Marco Mazzoni, promotore di una recente iniziativa sulla "laicita' dello Stato".
04/07/2007 10:58
Redazione