Marche, Umbria ed Emilia Romagna tornano a mobilitarsi insieme per la Antonio Merloni. Giovedì 17 dicembre a Fabriano si terrà una manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori di tutti gli stabilimenti del gruppo, organizzata dai sindacati, insieme nonostante il periodo di difficoltà nei rapporti unitari, e con la partecipazione delle istituzioni, per denunciare una situazione eccezionalmente grave e pericolosa per i territori interessati. Stamattina a Fabriano Cgil, Cisl e Uil di Marche e Umbria, insieme a Fim, Fiom e Uilm, hanno tenuto una conferenza stampa congiunta per illustrare le ragioni e le modalità di svolgimento della manifestazione. Per l'Umbria erano presenti Manlio Mariotti, segretario generale della Cgil regionale, Francesco Giannini, segretario della Fiom di Perugia, Giovanni Ciani, della Cisl regionale e Umbro Conti segretario della Uilm di Perugia. La manifestazione si aprirà con un corteo dalla piazza del Comune di Fabriano (ore 9.30) che raggiungerà il Pala Guerrieri, dove si terrà un'assemblea aperta alla quale parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni tra cui i presidenti delle tre regioni coinvolte, Gian Mario Spacca, Vasco Errani e Maria Rita Lorenzetti e i segretari generali di Cgil, Guglielmo Epifani, Cisl, Raffaele Bonanni e il segretario nazionale della Uil Carmelo Barbagallo. Dall'Umbria i sindacati hanno organizzato 5 pullman che raccoglieranno i lavoratori a Foligno (ore 8.00, davanti a Daini Auto), Gaifana (ore 8.30, davanti allo stabilimento Merloni), Gualdo Tadino (ore 8.45, distributore Agip), Gubbio (ore 8.30, Piazza 40 Martiri), Scheggia (ore 8.30, giardini) e Fossato di Vico (ore 8.45, distributore Pit Stop). “Denunciamo la gravità della situazione originata dalla crisi della Antonio Merloni che interessa quasi 8mila lavoratori in Italia – hanno ribadito stamattina i sindacati delle Marche e dell'Umbria – per questo con la manifestazione di giovedì vogliamo chiedere con forza prima di tutto la garanzia della prosecuzione della procedura di amministrazione straordinaria, sollecitare il Governo a provvedimenti rapidi ed incisivi, a partire dalla definizione dell'accordo di programma che deve rappresentare uno strumento fondamentale per il supporto a progetti capaci di dare nuovo sviluppo e nuova occupazione, al fine di evitare che la crisi della Merloni si trasformi in una crisi cronica del territorio”.
15/12/2009 07:01
Redazione