Immediate e unanimi, nel senso di una sentita solidarietà, le reazioni alla notizia dei due proiettili inviati da ignoti alla presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, vicenda sulla quale è già aperta un'indagine da parte della Procura perugina.
Erano accompagnati da una lettera siglata Coop-Fai, Contro ogni ordine politico-Federazione anarchica, i due proiettili. Nel foglio riferimenti al ''sistema di potere'' umbro e a diverse altre vicende politiche locali (tra cui il Rio Fergia, questione che da mesi vede la Regione bersaglio di critiche da parte dell'omonimo comitato che si oppone all'attivazione di un secondo bacino di attingimento per la multinazionale Rocchetta spa). Lo ha spiegato la stessa Lorenzetti dopo avere partecipato al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. La presidente della Regione ha detto di avere ''la massima fiducia'' negli organi di polizia che si stanno occupando della vicenda. ''Faranno presto e bene come sempre'' ha affermato. ''Sono tranquilla e serena" ha aggiunto definendo comunque la vicenda "un atto inqualificabile, lontano dalla cultura di rispetto e convivenza civile propria dell'Umbria per quanto mi riguarda continuera' come sempre il mio impegno al servizio della collettivita' regionale. Nessuna intimidazione, soprattutto da parte di chi si sottrae al confronto democratico ed al dialogo, potra' mai rallentare o modificare l'azione di governo che stiamo portando avanti. Un episodio grave sul quale, ne sono certa, faranno piena luce le autorita' preposte. Un ringraziamento - ha concluso la presidente - va a tutti coloro che in queste ore mi stanno testimoniando la loro solidarieta".
Solidarietà che arriva anche dai palazzi romani. Il ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi, ha espresso "piena solidarieta' per le minacce di cui e' stata vittima. Sono convinta - afferma il ministro - che il vile atto intimidatorio non riuscira' ad attenuare il coraggio e la qualita' dell'impegno politico con cui la presidente svolge il proprio compito al servizio delle istituzioni e dei cittadini''. "Un atto cui e' necessario rispondere con fermezza" ha invece commentato Walter Veltroni, sindaco di Roma.
Solidarietà piena è stata espressa anche dal presidente del Senato, Marini e dal presidente nazionale Anci, Domenici (sindaco di Finreze).
Soldarietà anche dal centrodestra. L' on. Maurizio Ronconi, vicecapogruppo Udc alla Camera , afferma che ''al di la' della scontata solidarieta' a Rita Lorenzetti il gesto dimostra che quando la politica e' solo muscolare e ci si impegna solo per radicalizzare le divisioni c'e' sempre qualcuno che male interpreta e da' vita a comportamenti sciocchi. Non credo - continua - che l'atto vada al di la' di una puerile manifestazione di contestazione e tuttavia anche alla luce di inquietanti presenze terroristiche islamiche in Umbria, probabilmente sottovalutate proprio dalla sinistra, e' d'obbligo una particolare attenzione democratica''. Dall'Umbria arriva anche l'intervento del presidente del consiglio regionale dell' Umbria, Mauro Tippolotti, secondo cui ''quello di cui e' stata fatta oggetto e' un atto esecrabile da condannare con tutte le nostre forze''. ''Questi gesti - sottolinea Tippolotti - rappresentano una forma violenta dell'imbarbarimento del confronto politico e sono completamente estranei alla cultura del tessuto sociale e democratico dell'Umbria''. Per Tippolotti ''minacce di questo genere sono comunque un attacco alle istituzioni democratiche, per questo motivo vanno affrontate, in ogni sede, con fermezza rifiutando la logica vigliacca di chi, coscientemente, mira, in maniera eversiva,a destabilizzare le istituzioni ed attacca chi, con grande senso di responsabilita', giornalmente le amministra''.
21/08/2007 10:27
Redazione