Montefalco. In manette gang di nomadi, incubo degli anziani

Sono finiti in manette in otto (due donne e sei uomini tutti d’età compresa tra i 22 e i 32 anni) a seguito del blitz dei carabinieri della Compagnia di Foligno che, in collaborazione con i militari della stazione di Montefalco, hanno stroncato un maxi-giro di truffe e furti ai danni di anziani, preferibilmente residenti in aree rurali del territorio. A insospettire gli uomini del capitano Barone un’auto di grossa cilindrata con targa straniera parcheggiata nel piazzale di un’abitazione isolata. I carabinieri avevano assistito al tentativo di effrazione dei rumeni che, non avvedendosi di essere stati pedinati, avevano cercato, approfittando della momentanea distrazione del proprietario, di introdursi in un’abitazione mediante l’effrazione della serratura di una porta secondaria. Era stato allora che era scattato il raid dei militari cui era seguita la fuga degli stranieri che risaliti in auto hanno tentato di far perdere le proprie tracce, battendo presto in ritirata e consegnandosi ai militari che nel frattempo avevano provveduto a circondare la zona. Dalla perquisizione personale degli stranieri, cui aveva fatto seguito quella dell’auto, i carabinieri avevano rinvenuto vari arnesi da scasso (un cacciavite e una pinza) oggetto poi di sequestro. Dalle indagini, tuttora in corso, sembra che il can di rom, i cui affiliati sarebbero tutti pregiudicati, sia domiciliato a Roma, quartier generale della banda, da dove poi si sarebbe periodicamente spostato per perpetrare furti e truffe ai danni di anziani soli. Pendolari del crimine, dunque, finiti, tutti, dietro le sbarre del carcere perugino di Capanne. Resta ora da accertare se i rumeni abbiano agito da soli o avessero complici locali che fornivano loro le indicazioni utili per individuare i bersagli più facili da colpire.