Caso assenteisti: Ronconi (Udc) e la Cdl regionale chiedono le dimissioni di Rosi e Orlandi

"L'organizzazione sanitaria umbra è arrivata al capolinea". E' l'incipit di un intervento dell'on. Maurizio Ronconi che dopo lo scandalo degli arresti per assenteismo a Perugia chiede le dimissioni dell'assessore regionale Rosi e del direttore generale Asl 2, Orlandi. "E' la conseguenza del clientelismo sfrenato, di una gestione partitocratrica, dell'appiattimento delle incentivazioni al personale che vanno a premiare più le appartenenze che le professionalità - prosegue Ronconi - della disattenzione nei confronti di tutti quegli operatori che invece, con straordinari sacrifici personali, garantiscono il servizio. E' evidente una responsabilità oggettiva del direttore generale ed anche dell'Assessore che, pure a conoscenza da tempo di gravi irregolarità, non hanno saputo porvi rimedio. Un fenomeno, quello dell'ospedale di Perugia, che travolge il sistema sanitario umbro, che giustifica liste di attesa incivili, danneggia i cittadini ed anche la maggior parte degli operatori onesti. L'Assessore regionale Rosi, il Direttore generale della azienda non possono ora ricercare responsabilità altrui ma semmai intestarsi per intero le responsabilità di una gravissima disorganizzazione e la conclamata incapacità di controllo. Nessuna attenuante ma solo le conseguenti , naturali ed immediate dimissioni". A rincarare la dose anche i capigruppo della CDL in Consiglio regionale: "Azienda e Regione sono parte in causa e debbono rispondere politicamente del loro comportamento omissivo, che ha contribuito a gettare discredito sulla sanità umbra e a creare nei cittadini quel clima di forte sfiducia che oggi si respira. Per questo l'assessore regionale Rosi ed il direttore Orlandi debbono immediatamente dimettersi". A firmare la nota congiunta i capigruppo del centrodestra in Consiglio regionale Pietro Laffranco (Cdl per l'Umbria), Fiammetta Modena (Forza Italia), Enrico Sebastiani (Udc) e Franco Zaffini (An).