Sconcerto e indignazione da parte dei Ds, invito ad investire della questione il Consiglio comunale da parte di An. Prese di posizione da destra e da sinistra sulla questione sollevata dal consigliere Tognoloni della delibera di giunta di istituzione del Museo della Città di Gubbio presso Palazzo Ducale. Con il conseguente ipotizzato trasferimento della Pinacoteca di Palazzo dei Consoli. Da parte Ds, in un’interpellanza urgente a firma del capogruppo Stirati e del consigliere Guerrini viene ritenuto “inaccettabile il merito e il metodo del provvedimento, che si configura come una resa senza condizione nei confronti della Sovrintendenza dell’Umbria”. Valutazioni negative da parte della Quercia anche sugli “aspetti del provvedimento relativi all’incarico per la progettazione dell’allestimento del nuovo museo”. Da qui l’interpellanza al Sindaco per conoscere quali opere di proprietà comunale verranno trasferite e sulla base di quali intese”.
Dalla sponda opposta, il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale si dice da sempre vigile sull’argomento e fortemente contraria al trasferimento di parte della Pinacoteca Comunale a Palazzo Ducale. Invita perciò la giunta “a portare l’intera questione con urgenza alla discussione del prossimo Consiglio comunale”. In caso contrario – fa sapere An – il gruppo consiliare si farà carico di raccogliere le firme necessarie.
Dal punto di vista dell’amministrazione, l’ipotesi allestimento presso palazzo Ducale, con conseguente trasferimento delle opere da Palazzo dei Consoli fa parte di un disegno più ampio, presente fin dall’inizio del mandato, quello della cosiddetta città-museo. “Il nostro patrimonio dei beni culturali – spiega la vice sindaco Maria Clara Pascolini – è particolarmente diffuso e ricco, quindi dobbiamo organizzarlo. E lo facciamo pensando ai vari poli che fungano da museo”. Questi poli potrebbero essere quello del Palazzo dei Consoli, di Palazzo Ducale e, nella parte bassa della città, della zona del Teatro Romano. Importante anche la definizione dei nomi. “Pensiamo ad una nomenclatura che dia conto di questa progettualità, ad esempio “Museo Città di Gubbio-Palazzo dei Consoli, e così via”. Si delineerebbe così, secondo l’amministrazione comunale un sistema integrato e diffuso nell’intero ambito cittadino.