Nel tempio della danza sportiva

Un autentico tempio della danza sportiva. Il Palasport di Foligno si è trasformato per due giorni, lo scorso week end, in una spettacolare sala da ballo dove oltre cinquecento coppie di atleti, di tutte le età (dai diciottenni agli over 56enni) si sono esibite in performance al limite del virtuosismo. Sulle note di un tango intenso e appassionato o al ritmo armonioso di un valzer lento, ballerini di tutto il centro Italia (hanno partecipato alle selezioni, oltre agli umbri, atleti provenienti dalla Toscana, dal Lazio, dalle Marche, dall’Abruzzo e dalla Sardegna) hanno reinterpretato, ognuno con una propria e personalissima tecnica di esecuzione, i classici balli da sala che non possono non far ricordare le grandi voci del secolo scorso, da Sinatra a Dean Martin, da Billy Holiday a Michael Bublè. Seconda sezione di gara quella riservata alle danze latino americane. Samba, rumba e cha cha cha: basta un attimo per immaginare il Brasile o l’isola di Cuba. Coreografie eleganti e frenetiche, al ritmo di incalzanti percussioni: tutto questo è, o meglio è stato, il dna dello scorso finesettimana, all’insegna della danza e delle sue innumerevoli varianti. Un inno alla musa Tersicore, figlia di Zeus, che la mitologia vuole dea dell’arte della danza. Che è sì espressione artistica ma anche sport (non a caso dal ‘97 la danza è considerata disciplina olimpica) e lo sport si sa fa bene non solo al corpo ma anche alla mente come sintetizzato dal celebre motto di Pierre De Coubertin, “mens sana in corpore sano”.