"Del premio in denaro non ho trattenuto un centesimo, mettendolo a disposizione di un'opera della collettività. E' stato infatti devoluto al restauro di un quadro di San Benedetto di proprietà del Comune": il sindaco di Norcia Nicola Alemanno replica così, con l'ANSA, alle accuse che gli sono state contestate con l'avviso di conclusione delle indagini a seguito di una trasferta a Como che era costata alle casse del Comune 334 euro. L'indagine si concentra in particolare sul premio che Alemanno aveva ricevuto a Como per il libro che aveva scritto sull'esperienza del terremoto. Gli inquirenti ritengono che le spese di vitto e alloggio non avessero nulla a che fare con la visita istituzionale del sindaco, nella stessa giornata, al vescovo della città lombarda per ringraziarlo della donazione di una chiesa provvisoria alla comunità di Campi di Norcia. Alemanno esprime "massima fiducia nella magistratura, gli inquirenti e gli investigatori stanno facendo il loro lavoro a seguito di un esposto presentato a suo tempo dal gruppo di minoranza che siede in Consiglio". "Io - aggiunge - sono assolutamente tranquillo con la mia coscienza". "Dopo esserci recati alla fiera del turismo a Rimini - ricorda con l'ANSA il sindaco - ci dirigemmo a Como per incontrare il vescovo. Nel pomeriggio di quella stessa giornata ricevetti il premio letterario per il mio libro, mille euro che ho interamente devoluti per il restauro di un quadro di San Benedetto di proprietà del Comune". Il sindaco sottolinea "l'attenzione sicuramente singolare che viene rivolta dalla magistratura al nostro operato". "Per l'ennesima volta - aggiunge - proverò a dimostrare la totale estraneità dai fatti che mi vengono contestati. Quello che più dispiace è che certi episodi si riflettono sugli uffici comunali creando sicuramente preoccupazioni nei dipendenti che da sette anni a questa parte hanno cose ben più urgenti a cui pensare. Qualcuno, forse, pensa che così possa riuscire a rallentare la ricostruzione post terremoto, ma non ci riuscirà".