Una nuvola di polvere dalla cementeria Colacem di Ghigiano. E si apre la polemica.
"È successo sabato 29 agosto tra le ore 11 e le 14, ma sul sito di Arpa manca la pubblicazione dei monitoraggi in quel lasso temporale. Solo alle 14 le rilevazioni hanno evidenziato alti livelli di polvere": lo sostiene il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca. Il quale ha annunciato una interrogazione alla Giunta regionale per "fare chiarezza sulle cause del guasto occorso alla centralina nella giornata di sabato 29 agosto".
"Nessuna criticità ambientale - replica in una nota il gruppo cementiero eugubino Colacem che spiega la genesi della fuoriuscita: "altro non era che un residuo di marna di cava utilizzata per la preparazione del cemento, quindi prodotto assolutamente naturale".
Si alza la temperatura nel confronto a distanza tra movimenti ambientalisti, supportati da WWF e dal rappresentante regionale del M5S, e le cementerie di Gubbio, dopo la richiesta di Colacem e Barbetti di utilizzare il CSS (combustibile solido secondario) a partire dal prossimo 1 gennaio 2020, richiesta che è sul tavolo dell'assessore regionale all'Ambiente, Roberto Morroni, a sua volta in attesa delle risultanze del lavoro del Comitato tecnico scientifico chiamato a delineare la fotografia del ciclo dei rifiuti in Umbria.
Il caso di oggi esula da tutto questo, ma è specchio di un clima di tensione piuttosto evidente, per cui anche una colonna di fumo può diventare caso politico.
In particolare, De Luca chiede "verifiche e approfondimenti sulla mancanza di dati da parte del monitoraggio in continuo delle emissioni trasmesse dal gestore, le cause delle fuoriuscite di fumo dal camino ripetutamente segnalate dai cittadini, il tipo di emissioni prodotte ed eventuali rilevazioni fatte da Arpa nelle ore successive al guasto". "Sono stati gli stessi cittadini - spiega il capogruppo del M5s - a segnalare sabato 29 agosto la fuoriuscita di una emissione anomala di fumo da un camino della cementeria che si è protratta per decine di minuti. Solo il 31 agosto Arpa comunicava così, sul proprio sito, il guasto che si era verificato due giorni prima alla centralina di Ghigliano: ' alle ore 11.45 si è verificato un imprevedibile guasto elettrico che ha arrestato immediatamente la linea di cottura. Il guasto è stato risolto in pochi minuti e la linea è tornata a regime alle ore 15.00' ". "Chiediamo alla Giunta regionale di chiarire" chiede De Luca.
"Nessuna criticità ambientale" si è verificata alla cementeria Colacem di Ghigiano di Gubbio. Lo sottolinea l' azienda spiegando all' ANSA che la polvere uscita dalla ciminiera "altro non era che un residuo di marna di cava utilizzata per la preparazione del cemento, quindi prodotto assolutamente naturale". "Una delle cinque centraline Arpa di Gubbio che monitorano costantemente la zona non ha rilevato anomalie particolari riguardo alla concentrazione di pm10 - è stato evidenziato -, almeno da quanto emerge dai dati completi pubblicati sul sito web della stessa Arpa". La cementeria ha spiegato ancora che la "polvere è fuoriuscita per un imprevedibile guasto elettrico alla linea di produzione". "Le procedure di sicurezza - ha aggiunto - hanno immediatamente fermato l' impianto, così come deve accadere, e una piccola parte di marna macinata finemente è fuoriuscita per inerzia dalla ciminiera. Non c' è mai stato - ha concluso Colacem - alcun rischio per l' ambiente".
Gubbio/Gualdo Tadino
02/09/2020 09:48
Redazione