Omicidio Lucentini, Armeni resta in cella: no del Riesame alla richiesta di revoca del carcere

Emanuele Armeni, accusato di omicidio volontario nei confronti del collega Carabiniere Emanuele Lucentini, resta in carcere. Così hanno deciso oggi attorno alle 14.00 i giudici del tribunale del riesame Marco Verola, Luca Semeraro e Daniele Cenci. Il “no” all'istanza di scarcerazione avanzata da Marco Zaccaria, legale dell'imputato, arriva dopo che ieri era stata presentata da parte della difesa una consulenza balistica con firme autorevolissime del calibro del professore Francesco Saverio Romolo, del colonnello dei Carabinieri in pensione Giovanni Lombardi e di Gianni Giulio Vadalà. Armeni resta dunque nel carcere di Maiano di Spoleto dove si trova in regime di isolamento dal 15 luglio scorso. Il legale della famiglia di Emanuele Lucentini, Giuseppe Berellini, dichiara di prendere atto di questa determina del tribunale del riesame “che ritenevamo -ha detto oggi a TRG- non doverosa ma attesa in base agli elementi raccolti dalla pubblica accusa”. Una decisione che Berellini definisce “di tutela e cautela” ed ora si attendono le relative motivazioni per le quali occorrerà attendere fino a 45 giorni. Marco Zaccaria, legale di Armeni ha annunciato, una volta recepite le motivazioni, di voler procedere con il ricorso in Cassazione.