“Ho accolto con entusiasmo la notizia dell’investimento di sei milioni e mezzo destinati ad interventi di miglioramento sismico e riqualificazione dell’ex ospedale Calai di Gualdo Tadino. Chiedo solo che questi finanziamenti vengano utilizzati nel migliore dei modi e che non ci sia solo un trasferimento di servizi già esistenti nel distretto sanitario”. Ad affermarlo il capogruppo comunale Lega Alessia Raponi, da sempre in prima linea a sostegno della riapertura dell’ospedale cittadino. “Sarebbe importante per l’economia gualdese trasformare l’ex Calai in una clinica convenzionata con l’Asl – spiega il consigliere Raponi – e creare qualcosa di nuovo. Mi sono sempre battuta per far rinascere questo ospedale, chiuso dalla sinistra nel 2008, e mi sono sempre opposta al suo abbattimento nonostante una perizia della Giunta regionale a guida Marini prevedesse la demolizione di una parte consistente dell’edificio. Una perizia a mio avviso discutibile, dato che dopo il terremoto del 1997 l’ospedale era stato rimesso a posto e ristrutturato secondo le normative antisismiche, insieme ad altri edifici pubblici. Per questo ho chiesto all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto di rifare una nuova perizia che avrebbe non confermato, ma contestato la precedente”. In passato il consigliere Raponi si era anche confrontata con alcuni medici della riabilitazione cardiologica per chiedere all’assessore regionale Coletto il potenziamento del servizio, fiore all’occhiello della realtà gualdese dove gravitano circa mille pazienti all’anno. Tra le richieste anche l’attivazione di una ambulanza medicalizzata 24 ore su 24 a Gualdo Tadino.