Partecipato e coinvolgente il convegno "A trent'anni dalla convezione di New York": che nel pomeriggio ha animato la sala trecentesca di palazzo Pretorio a Gubbio. Un evento organizzato dall'Associazione Italiana Avvocati per famiglia e Minori(AIAF), dedicato ai prefessionisti forensi ma aperto a tutti i cittadini vista anche la stretta attualità dell'argomento: la Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia fu approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Essa esprime un consenso su quali sono gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell'infanzia. Ad oggi sono 196 gli stati che hanno aderito alla Convenzione dove non sono presenti gli Stati Uniti e in Italia è stata ratificata il 27 maggio 1991. La Convenzione, composta da 54 articoli, è uno strumento giuridico e un riferimento a ogni sforzo compiuto in difesa dei diritti dei bambini sin dal 1924 con la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nota come Dichiarazione di Ginevra. La creazione della Convenzione è ricordata ogni anno, il 20 novembre, con la commemorazione della Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e a Gubbio tra gli lllustri relatori per analizzare la tematica erano presenti tra gli altri il magistrato Sergio Matteini Chiari, che ha curato recentemente anche un volume sul tema delle Adozioni e Giuseppe Buffone, Magistrato addetto Ufficio Direzione Generale della Giustizia Civile
Dopo i saluti portati dal presidente ordine avvocati d Perugia Stefano Tentori Montalto e dal presidente AIAF regionale Anna Maria Pacciarini ad illustrare la tematica, coordinata dagli avvocati Maria Elena Matteini Chiari e Claudio Fiorucci, anche il componente della giunta nazionale AIAF Alberto Figone e Giovanni Rossi, procuratore della repubblica presso il tribunale per i minorenni di Perugia per esplicitare nel modo più ricco possibile una Convenzione che avrà un ulteriore passaggio nel 2022 quando il regolamento si arricchirà di un'altro rilevante passaggio dal punto di vista normativa a tutela del minore, ovvero quello dell'obbligo dell'ascolto nei procedimenti per i minori