Ci stiamo approcciando alla "fase 2" dell’emergenza legata al contenimento del coronavirus, momento in cui è necessario intraprendere misure per affrontare le conseguenze che nel medio e lungo periodo incideranno pesantemente nel tessuto sociale ed economico del Paese. Uno sforzo che deve vedere impegnati tutti i livelli politici ed amministrativi, che andrà indirizzato con particolare attenzione a quelle categorie di persone più fragili ed esposte ad una riduzione consistente del reddito familiare.
Dopo che il Governo ha adottato la sospensione in tutta Italia delle attività didattiche negli istituti scolastici e nelle università dal 5 marzo, misura poi resa definitiva almeno fino al termine dell’anno scolastico, per molte famiglie della nostra città si è concretizzata un’evidente impossibilità per i propri figli in età scolare/universitaria di usufruire del servizio di trasporto pubblico locale, per il cui abbonamento magari avevano già corrisposto il pagamento (tra annuali e trimestrali, si tratta di circa 7000 abbonamenti scolastici pari a un terzo del totale). Famiglie che si trovano a patire ora una situazione di gravità economica legata al contesto lavorativo attuale (calo della produzione, chiusura di esercizi commerciali, riduzione di filiere produttive, cassa integrazione, etc.) per cui si rende necessario intervenire rapidamente sul fronte delle spese per attenuarne l’impatto socio-economico.
Per contro va detto che, per effetto della chiusura delle scuole e della maggior parte delle attività lavorative, è stata adottata una forte restrizione del servizio di trasporto pubblico locale con rimodulazione delle corse, generando quindi una sostanziale riduzione delle spese a causa del mancato servizio, anche in termini di corse supplementari per le scuole, avendo gli studenti proseguito le lezioni da casa mediante la didattica a distanza.
Per questo ho ritenuto opportuno presentare un Ordine del Giorno che impegni il Sindaco ad interloquire con Busitalia per individuare modalità attraverso cui le famiglie possano recuperare del tutto o in parte il mancato utilizzo del servizio per cause a loro non imputabili. Le soluzioni possono spaziare dalla restituzione diretta di parte del costo dell’abbonamento già sostenuto, alla possibilità di applicare uno sconto sull'abbonamento del prossimo anno corrispondente all’importo non goduto nell’anno in corso. L’importante è adottare un provvedimento che dia concretezza alla volontà di alleviare le sofferenze di tanti nostri concittadini in questa fase delicata, che a causa di una sostanziale e contingente diminuzione del reddito si trovano in seria difficoltà nel riuscire a far fronte a varie spese.
Perugia
07/05/2020 11:37
Redazione