Dai quadri di Ligabue e Burri fino ai packaging della Perugina, dal Patto Marino di D’Annunzio agli orologi da tasca, passando per le scatole di latta che sono una sinfonia di figure e di colori. Tutti i ‘tesori’ di Angelo Valentini sono stati raccolti in una mostra, “Caleidoscopio d’Arte”, dal 12 marzo al 16 aprile, curata dal Prof. Mimmo Coletti. Vernissage sabato 12 marzo alle ore 17,30 presso la Galleria d’Arte Artemisia di Perugia.
“Angelo Valentini è uno di quei rari, meravigliosi, romantici cacciatori del bello assoluto che si chiamano collezionisti – è la definizione del Prof. Mimmo Coletti - Valentini sempre ha saputo spendere benissimo il suo tempo: scrittore e autore di volumi di pregio, esteta nel buon vivere secondo un'etica civile, buongustaio raffinatissimo, amante dell'arte in tutte le forme, ha trasferito la sua ansia piena di dilettevole arguzia nello scovare piccoli e grandi tesori spesso inavvertiti in una fiera antiquaria, in una bottega poco frequentata, in una vetrina nascosta. Colpo d'occhio, intuito, cultura. E nei decenni ha raccolto meraviglie che ora presenta alla galleria Artemisia per piacere suo e, s'immagina, per la curiosità intelligente, la sorpresa e l'incanto del pubblico”.
“Molto ha selezionato, anzi tantissimo, tanto che questi in visione sono solo un lembo, una particella di quel che ha accumulato con sapienza. Per favore: dirigere lo sguardo sul complesso dei pezzi ma poi soffermarsi senza fretta ad ammirare, per scalare a ritroso il tempo, entrare in sintonia con questo o quello, guardare, ad esempio, le scatole di latta che sono una sinfonia di figure e di colori e di forme aggraziate, ricordi di momenti tramontati - continua Coletti - Ecco il canto dell'800, perfino Ludwig, i reali d'Inghilterra, la storia di casa con il Concordato, la raccolta delle fedi e i mezzi di locomozione, la China Martini con tanto di oriolo funzionante e naturalmente i prodotti Perugina, belli da far battere il cuore, e i sigari, i dolci, i biscotti”.
Tanti capitoli: le cose minute per tenere le puntine dei giradischi di allora o per i pennini, e gli splendori degli orologi da tasca, formidabili e così pregevoli da sfidare ogni confronto, ricchi di emozioni, palpiti, intuizioni siderali, sette fusi orari o complicazioni certo straordinarie come la ripetizione di ore e quarti, utile di notte, al buio, e poi la storia commerciale di Perugia recitata da fitti registri ingialliti. Senza dimenticare gli oggetti singoli: come fare le sigarette, i calcoli, il caffè in viaggio (e per questo c'è anche un meticoloso scrittoio che fa parte dei piccoli mobili, tutti stupendi). Finito qui? No, appena avviato il viaggio. Si conclude, comunque, con i quadri di artisti come Fremura o Burri o Ligabue, e gli omaggi che Angelo, pittore egli stesso, perdinci!, ha realizzato inseguendo i sogni di Fattori, Folon, Picasso. In mostra anche il Patto Marino del 1923. Un volume dalla grafia stupenda. Certo, è d'Annunzio in persona ad averlo vergato, e l'esemplare racchiude la bellezza che Valentini ha inseguito per tutta la vita ed ha raggiunto con felicità di esiti. Non ci resta che augurarvi un weekend all’insegna dell’arte.
Perugia
11/03/2016 08:08
Redazione