Contratti ferroviari, sono circa 100 i lavoratori senza CIG (cassa integrazione), a dichiararlo Sandro Gentili della FILT CGIL.
“L'impatto del lockdown sugli appalti ferroviari ha costretto anche l'Umbria a chiedere l'attivazione degli ammortizzatori sociali – ha dichiarato Gentili - a causa dei mancati pagamenti. Questa situazione aggrava già il quadro fin troppo frammentato dei lotti. Ancora, il decreto Cura Italia avrebbe dovuto garantire i pagamenti nel giro di un mese e mezzo, prevedendo la possibilità per il datore di lavoro di anticipare delle integrazioni salariali.”
La CGIL e Gentili si soffermano sull'anticipazione da parte dell'INPS ( istituto nazionale previdenze sociali) calcolata al 40%, secondo loro troppo bassa, soprattutto per le famiglie monoreddito,talvolta costrette a chiedere prestiti per arrivare ala fine del mese.
Gentili poi continua denunciando i ritardi nell'erogazione: “A distanza di tre mesi solo una piccola parte dei lavoratori ha ricevuto un sostegno al reddito anticipato dall'azienda, mentre sono circa 100 i dipendenti a dover ricevere ancora la prima integrazione”.
A fronte di questa situazione, la FILT CGIL non esclude forme di mobilitazione dei lavoratori degli appalti ferroviari.