Anche quest'anno Perugia si è unita al ricordo, insieme a tante altre città italiane, del magistrato Giovanni Falcone e delle altre vittime della strage mafiosa di Capaci, avvenuta il 23 maggio del 1992. In occasione del 33/o anniversario, a Perugia si è svolto un evento commemorativo organizzato dall'associazione Clizia, in collaborazione con Rai Umbria e Fondazione Falcone, con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia e della Provincia di Perugia. L'evento si è distinto in due diversi appuntamenti. La giornata ha preso il via a palazzo dei Priori, dove si è svolta la cerimonia istituzionale con l'affissione (sulla facciata della sede comunale) dell'opera (un lenzuolo commemorativo) realizzata dagli studenti del liceo Artistico Bernardino di Betto, guidati dal professor Valerio Niccacci, in ricordo del magistrato. L'opera è stata consegnata alla sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, dal comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri di Perugia, colonnello Sergio Molinari, alla presenza delle altre autorità civili e militari. Il colonnello Molinari, consegnando il lenzuolo alla sindaca, ha spiegato che tutti i cittadini e le istituzioni non hanno mai smesso di ricordare Falcone e le altre vittime dell'attentato di Capaci dal 1992 ad oggi; quella lasciata dal magistrato, dunque, è un'eredità viva che ancora oggi permea la società. Nel ringraziare i ragazzi della Bernardino di Betto per l'opera realizzata, il colonnello ha riferito che anche le opere degli anni passati non verranno dimenticate, perché progressivamente saranno esposte presso la sede del comando provinciale dei carabinieri. La sindaca Vittoria Ferdinandi ha definito quella odierna "una giornata solenne e importante" perché - ha detto, secondo quanto riferisce il Comune - "ci consente di ricordare il coraggio, la passione e la fedeltà alla legalità di uomini che hanno dato la loro vita per la lotta alla mafia. Il ricordo - ha continuato la sindaca - richiede impegno; lo stesso impegno che i ragazzi e ragazze della Bernardino di Betto hanno messo con passione nella realizzazione dell'opera. Questo lenzuolo contiene in sé un messaggio, ossia che la lotta contro tutte le mafie è necessaria e possibile; essa è permeata del sacrificio di sangue compiuto da molti e dell'impegno che, ogni giorno, gli agenti delle forze dell'ordine portano avanti. Ma la lotta contro le mafie deve essere condotta anche da ciascuno di noi, perché non possiamo e non dobbiamo mai girarci dall'altra parte". A chiudere gli interventi è stato il questore Dario Sallustio secondo cui "ricordare questo evento è importante per tutta la comunità e per il sottoscritto che ha vissuto in prima persona quegli anni bui a Palermo. Grazie all'esempio di questi cinque eroi, morti nell'attentato, e di tutti coloro che hanno dato la vita nella lotta contro la mafia, per fortuna nel tempo è stato possibile cambiare le cose, ma oggi abbiamo il dovere di non abbassare la guardia". Successivamente, nella sala Brugnoli di palazzo Cesaroni, si è svolto un incontro sul tema cui hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni, gli studenti del liceo classico e musicale Annibale Mariotti e del liceo artistico Bernardino Di Betto. Presenti all'incontro le massime cariche civile e militari della città e della regione, tra cui: Marco Pierini, vicesindaco di Perugia, Francesco Zito prefetto di Perugia, Fausto Cardella ex procuratore generale della Repubblica, Sergio Sottani procuratore generale della Repubblica, Dario Sallustio questore di Perugia, Sarah Bistocchi presidente Assemblea Legislativa Regione Umbria, Massimiliano Presciutti presidente Provincia Perugia. A moderare l'incontro è stato Luca Ginetto, caporedattore della Tgr Umbria. Nel portare i saluti della sindaca e di tutta l'amministrazione comunale, l'assessore alla Cultura Marco Pierini, riprendendo la frase di Falcone "gli uomini passano le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini", ha parlato di "messaggio straordinario ed intergenerazionale che dobbiamo fare nostro: ciò che il magistrato ha voluto comunicare, infatti, è che le idee non sono statiche, ma continuano a vivere e crescere grazie al contributo di ciascuno di noi". Altro insegnamento di Falcone - ha aggiunto, secondo quanto rifersce la nota - "è stato che la mafia si può vincere". Durante l'evento è stato proiettato un video messaggio trasmesso da Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, che ha voluto rivolgere il suo saluto ai presenti. Nel corso dell'incontro, inoltre, c'è stato un collegamento in diretta con Palermo per seguire, insieme agli studenti, l'inaugurazione del "Museo del Presente di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino".
Perugia
23/05/2025 15:22
Redazione