Tre giorni intensi e profondi hanno attraversato Cascia, che dal 20 al 22 maggio ha accolto migliaia di pellegrini per celebrare Santa Rita, tra tradizione, fede e condivisione. Una festa che si rinnova ogni anno, ma che riesce sempre a sorprendere per la sua capacità di coinvolgere e commuovere. Dal Riconoscimento Internazionale Santa Rita con la premiazione delle Donne di Rita 2025, al corteo della Fiaccola della Pace e del Perdono, giunta da Piacenza, dalla commovente accoglienza delle autorità e della comunità gemellata, fino all’arrivo solenne in Basilica, l’intera città si è stretta attorno alla sua Santa. Il 20 maggio la Presentazione delle Donne di Rita 2025, donne testimoni dei valori di pace, perdono e solidarietà. A seguire il gesto simbolico di piantumazione delle rose nel Roseto Comunale e in serata la processione a Roccaporena con salita allo Scoglio Sacro. La mattinata del 21 maggio si è aperta con l’accoglienza alla città di Piacenza, per la prima volta dal 2016 all’interno della sala riunioni di Palazzo Frenfanelli, un’emozione unica per tutta l’amministrazione comunale e in particolare per il sindaco di Cascia, Mario De Carolis, che ha sottolineato l’orgoglio di poter rientrare nella sede storica del Comune: “Siglare oggi qui il Gemellaggio con la Città di Piacenza ci riempie il cuore di grande emozione”. Poi la firma in triplice copia dell’attestato di Gemellaggio. Nella serata grande emozione dovuta anche al rintocco delle campane della Chiesa di San Francesco che hanno suonato in onore delle Festività Ritiane per la prima volta dopo 9 anni. “Due occasioni che sono state anche un po’ il simbolo del ritorno alla normalità dopo il terremoto” ha commentato il sindaco De Carolis. Poi il corteo dei gonfaloni fino al Santuario di Santa Rita dove si è atteso l’arrivo della Fiaccola della Pace e del Perdono portata dal giovane sportivo Thomas Sassi, talento piacentino del judo (classe 2007, due volte campione italiano federale, Thomas ha collezionato numerose medaglie nei campionati nazionali e ha già ottenuto tre bronzi nelle Coppe Europa. Attualmente guida la ranking list nazionale Under 21), accompagnato dagli sportivi casciani e dai motociclisti provenienti da Roccaporena. Emozionante anche l’accensione del Tripode Votivo per mano della sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, che ha dato ufficialmente il via ai festeggiamenti in onore della Santa degli Impossibili. L’accensione del Tripode è stata anche l’occasione ufficiale per presentare all’intera comunità casciana la delegazione di Piacenza: “Diamo il benvenuto agli amici di Piacenza – ha sottolineato il sindaco – La vostra devozione verso la nostra Santa ci ha meravigliato ed emozionato sin dall’inizio, sin da quando vi abbiamo conosciuto nella vostra città. Oggi siamo davvero felici di avervi qui e di potervi ospitare”. Un pensiero poi, da parte del sindaco anche rivolto a Papa Leone XIV che “A Cascia è di casa e che per 12 anni ha acceso la Fiaccola della Pace sul sagrato della Basilica, alla vigilia della Festa, lasciando un’impronta indelebile nella memoria della comunità. Solo un anno fa, proprio qui a Cascia, celebrava l’omelia del Pontificale del 22 maggio”. Emozione e gratitudine anche quella espressa dalla sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi: “Esperienza unica che ha riempito i nostri cuori e le nostre anime e che non dimenticheremo mai. A Cascia siamo stati accolti come fossimo a casa, in famiglia, e tutto questo ha reso ancora più intensa la nostra partecipazione alle celebrazioni in onore di Santa Rita come rappresentanti di tutta la comunità di Piacenza, città che quest’anno si onora del gemellaggio proprio con Cascia. Un gemellaggio di fede, nel nome di Rita e dei valori universali di pace e perdono che proprio lei rappresenta da secoli come nessun’altra santa al mondo, ma anche un gemellaggio laico di semplice amicizia, di vicinanza umana, di condivisione”. Il giorno della festa, il 22 maggio, si è aperto con il tradizionale suono festoso delle campane. La processione storica con la Statua della Santa, portata dagli spalloni lungo il cammino da Roccaporena, ha unito il passato al presente, tra i costumi del Quattrocento e i volti pieni di devozione. Momento culminante è stato il Solenne Pontificale, presieduto dal Cardinale Mons. Baldassarre Reina, seguito dalla supplica e dalla benedizione delle rose, simbolo di grazia e speranza. La Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, presente alle celebrazioni ha commentato così le Festività: “Rendere omaggio a Santa Rita è un impegno concreto a vivere i suoi insegnamenti. La sua vita è un richiamo forte alla pace, alla riconciliazione e alla forza della preghiera, valori che oggi sono più che mai necessari. Il suo messaggio è attuale e universale e Santa Rita ci invita a essere costruttori di pace nel quotidiano. È questo il messaggio che l’Umbria vuole portare con sé ogni giorno dell’anno”. Il forte legame con Santa Rita, il calore della comunità e la presenza di pellegrini da ogni parte del mondo hanno reso questa edizione della festa un vero abbraccio collettivo, capace di parlare al cuore di ciascuno, nella semplicità straordinaria che solo i grandi segni sanno donare.

Perugia
22/05/2025 18:15
Redazione