Ammonta a 165mila euro la somma distribuita dal 2022 ad oggi grazie al "Premio internazionale Francesco d'Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità" giunto alla sua quinta edizione, che sarà assegnato domenica 25 maggio alle ore 12.00 nella chiesa di Santa Maria Maggiore - Santuario della Spogliazione nel corso dell'ottavo anniversario del Santuario sul tema "#Nulladiproprio. Per un mondo pieno di speranza e misericordia". Il premio - spiega la diocesi - ha lo scopo di sostenere progetti lavorativi e imprenditoriali nati dal basso che vedono protagonisti soggetti giovani e vulnerabili che, pur avendo talenti, carismi e capacità, necessitano di un sostegno economico per l'avviamento delle iniziative. "La bellezza di questo premio - sottolinea monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno - è di sostenere progetti nuovi, brillanti e innovativi che nascono dal basso tra persone che condividono un'idea e mettono insieme i loro talenti e in questo vengono aiutati da imprenditori affermati che credono che una nuova economia, più umana, solidale e fraterna possa esistere. I ricchi che aiutano i più poveri ma non in modo assistenzialista ma di incoraggiamento e di avviamento al capitale della fraternità". Alla cerimonia di annuncio e consegna dell'edizione 2024-2025 del premio parteciperanno il vescovo, il ministro generale dei frati minori Cappuccini, fra Roberto Genuin, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti e l'imprenditore Brunello Cucinelli. Al vincitore oltre all'assegno sarà consegnato il foulard in cashmere con l'immagine della spogliazione, realizzato proprio dalla maison di Cucinelli e un'icona con il logo del premio che ritrae i volti di San Francesco e del Beato Carlo Acutis. Prima della cerimonia, il programma della festa, organizzata dalla Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, con la diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo, prevede la celebrazione di due messe: alle ore 9.30 e alle ore 11.00, presiedute rispettivamente da monsignor Sorrentino e da fra Genuin.