Permette al chirurgo di eseguire interventi complessi con un’invasività ridotta, riducendo le complicanze e i tempi di ricovero e favorendo così un più rapido recupero funzionale del paziente: a pochi giorni dalla ‘presa di servizio’ del nuovo robot chirurgico “Leonardo Da Vinci XI” ad alta definizione, acquistato dalla Usl Umbria 2 e a servizio da inizio giugno della Chirurgia, dell’Urologia e della Ginecologia dei presidi ospedalieri di Foligno e Spoleto, si è tenuta nell’Ospedale di Spoleto una conferenza stampa che, oltre ad illustrare le caratteristiche dello strumento, è servita per fare il punto su quanto è stato fatto finora con la ‘vecchia’ strumentazione, e quante nuove opportunità si aprono grazie alla nuova tecnologia. All’incontro con la stampa sono intervenuti Luca Barberini, assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Umberto De Augustinis, sindaco di Spoleto, Imolo Fiaschini, direttore generale della Usl Umbria 2, Luca Sapori, direttore del presidio ospedaliero di Spoleto, Graziano Ceccarelli, Giampaolo Castagnoli e Luigi Mearini, rispettivamente direttori delle strutture complesse di Chirurgia generale di Foligno, Chirurgia generale di Spoleto e Urologia del presidio ospedaliero di Foligno, il responsabile della Ginecologia dell’Ospedale di Spoleto, Fabrizio Damiani. “Oggi è una giornata importante – ha detto l’assessore Barberini – perché si realizza un intervento in collaborazione tra la Regione, le Usl, gli operatori e i professionisti per mantenere, non solo la storia che ha caratterizzato il presidio ospedaliero di Spoleto, ma per guardare avanti e con un occhio diverso al futuro che si apre anche a nuove prospettive. A Spoleto è nata una scuola di chirurgia robotica – ha proseguito - ma forti di questa tradizione, ora occorre cambiare passo per rispondere alle nuove esigenze di salute dei cittadini. Con la scelta di acquistare questo strumento di avanguardia - ha aggiunto - abbiamo voluto guardare ad una sanità innovativa che non si ferma. Per questo robot abbiamo investito 3 milioni di euro facendo la scelta di mettere a disposizione un robot ogni 300 mila abitanti”. L’assessore ha quindi evidenziato che “questi investimenti sono fatti anche grazie alla collaborazione e dietro la spinta di professionisti esperti e motivati che hanno fatto esperienza anche fuori dalla regione e che ora si mettono a disposizione dei presidi ospedalieri, come quelli di Spoleto e Foligno, che lavorano in collaborazione in queste due realtà ospedaliere che possiamo definire come il terzo polo della sanità umbra”.


Foligno/Spoleto
29/06/2018 16:07
Redazione