Avevano dato vita ad un racket delle estorsioni a Citta' di Castello, arrivando anche a fare esplodere un ordigno sotto l' auto di un commerciante del luogo, con il rischio di provocare una vera e propria strage, ma i carabinieri del comando provinciale di Perugia, e in particolare quelli del nucleo del reparto operativo e della compagnia di Citta' di Castello, in sei mesi di indagini, hanno sgominato la banda arrestando tre persone. Si tratta di due pregiudicati campani, Alfredo Perone, 32 anni, ed Angelo Galluccio (30), e di un diciassettenne rom. Sono accusati di associazione finalizzata all' estorsione, danneggiamento e furto. Le indagini erano cominciate quando il 2 ottobre scorso, in un parcheggio di Citta' di Castello, un ordigno di fabbricazione artigianale, posizionato sotto un Volkswagen Touran di proprieta' di una commerciante tifernate, era esploso danneggiando gravemente la vettura ed altri veicoli intorno. Non c' erano stati feriti, ma poteva essere una strage perche' il parcheggio e' solitamente affollato. I carabinieri, in sei medi di indagini, anche con rilievi tecnico scientifici ed intercettazioni, hanno raccolto indizi e prove in base alle quali i magistrati perugini Gabriele Paci, per la procura ordinaria, e Maria Rita Belardi, per quella dei minori, hanno emesso i provvedimenti di fermo che hanno portato i maggiorenni in carcere e il diciassettenne in un centro per minorenni di Firenze.