Due anni di reclusione (pena sospesa) e 600 euro di multa. Stefano Lattanzi, 29 anni compiuti il 7 gennaio, figlio dell’ex sindaco di Castel Ritaldi, ha patteggiato la pena, chiudendo così i suoi conti con la giustizia. Il giovane aveva assaltato, insieme al complice Gaetano Tramontano, un portavalori contenente un milione di euro, fermo davanti alla cassa continua del Maxi-Tigre di via IV Novembre. L’imputato che, assistito dal suo legale di fiducia, l’avvocato Carlo Pacelli, ha voluto essere presente all’udienza preliminare di fronte al gup Carlo Micheli, è stato ritenuto meritevole tanto delle attenuanti generiche (per via della sua incensuratezza) che di quelle specifiche relative al suo immediato pentimento e contestuale costituzione, subito dopo il colpo, agli uomini del Commissariato di Foligno. Lattanzi, come si ricorderà, ferito a un fianco e braccato dagli investigatori, aveva telefonato tra le lacrime a un cugino, “Aiutami, ho fatto una cosa gravissima…”, consegnandosi infine alla polizia. Il magistrato ha inoltre disposto come pena accessoria anche il pagamento di 600 euro. Il giovane, che avrebbe potuto beneficiare della sospensione condizionale della pena, ha preferito optare per lo sconto di pena offerto dall’indulto. Da quanto emerso, sembrerebbe che Lattanzi, a circa un anno di distanza dalla rapina (costata la vita al complice, l’ex guardia giurata Tramontano) abbia miracolosamente terminato il suo percorso di reinserimento sociale. Da indiscrezioni ritenute attendibili, sembra difatti che il giovane, ex dipendente dell’istituto di vigilanza di Spoleto poi licenziatosi e al momento del colpo impiegato in un call center, lavori attualmente per il Comune di Spoleto, dopo aver vinto un pubblico concorso. Condizione, quest’ultima, perlomeno singolare a meno di non supporre una partecipazione alla selezione anteriore alla data della tragica rapina. Lattanzi, che sembra aver ritrovato un proprio equilibrio, ha ripreso anche a giocare a pallone, tornando perfino a segnare come ai bei tempi in cui era da tutti considerato uno dei migliori goleador della Virtus Castellana, la squadra della sua città. Si è chiusa così l’ultima tranche del maxi-processo per rapina aggravata istruito nei confronti di Stefano Lattanzi, appunto, e Gaetano Tramontano, gli esecutori materiali della rapina, la ventottenne Alessia Gianesello con il ruolo di tassista del gruppo nonchè fidanzata dello stesso Tramontano, Roul Saveri, il basista della banda. A fornire il supporto logistico ci avrebbero invece pensato Serafino Paci, 51 anni, e la sua convivente Roberta Coccetella, titolare, quest’ultima, di un maglificio. Tutti e sei gli imputati hanno in precedenza definito la propia posizione processuale accedendo al patteggiamento.
Foligno/Spoleto
06/04/2007 16:38
Redazione