Cna Costruzioni Perugia esprime piena soddisfazione per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese artigiane e delle PMI del settore edile scaduto il 31 dicembre 2007, siglato a Roma, tra la Cna Unione Costruzioni e le Federazioni sindacali Feneal-UIL, Filca-Cisl e Fillea-CGIL. Il nuovo CCNL riguarda 250.000 imprese e oltre 500.000 lavoratori e prevede un incremento salariale, per il terzo livello di inquadramento, di 188,50 € in quattro anni, con decorrenza dal 1 luglio 2008. Si tratta, afferma la categoria, di un passo importante soprattutto per l’Umbria, dove il settore sta esprimendo enormi potenzialità e dove operano 9.500 imprese edili e circa 2.700 impiantiste, con oltre 35.000 occupati. “Siamo in presenza di un accordo in linea con gli altri contratti del settore edile, ma che coglie le specificità dell’artigianato e della PMI, in particolare su temi quali l’apprendistato, la formazione e la sicurezza”, afferma Leonello Antonelli Presidente provinciale di CNA Costruzioni che associa e rappresenta nella sola provincia di Perugia oltre 2.000 imprese.
“E’ stato mantenuta – prosegue Antonelli - la retribuzione per l’apprendistato, che continua ad essere un canale importane per l’inserimento dei giovani nelle imprese artigiane e nelle PMI del comparto, una retribuzione che tiene conto della progressione della professionalità degli apprendisti, prevedendo percentuali crescenti in funzione della durata del rapporto di apprendistato. Sui temi della formazione e della sicurezza, confermando il forte impegno delle parti sociali su queste materie, in particolare riguardo ai lavoratori che entrano per la prima volta nel settore, si sono fatti significativi passi in avanti nell’adeguamento degli specifici strumenti bilaterali e della loro operatività alla realtà dell’artigianato e della PMI, riconoscendo al riguardo un ruolo importante alla negoziazione territoriale. Particolarmente importante, continua Antonelli, è inoltre l’impegno, da parte di tutti i firmatari del CCNL, ad avviare un confronto serrato sull’insieme degli enti bilaterali del settore e degli accordi relativi, anche alla luce dei nuovi compiti loro assegnati dalla normativa riguardo alla regolarità del rapporto di lavoro ed all’inserimento della manodopera sul mercato del lavoro”.
Anche sulla questione del contratto a tempo parziale – fa sapere CNA Costruzioni – sono state introdotte norme tese a evitare usi impropri dello strumento, a salvaguardia delle imprese regolari, ma individuando modalità specifiche per l’utilizzo di tale strumento da parte delle imprese di minori dimensioni ”. Un altro aspetto qualificante dell’intesa è poi “l’affermazione della comune e condivisa volontà di tutte le parti sociali di regolamentare l’accesso al settore dell’edilizia, contribuendo al varo di una proposta di legge in materia”.
28/08/2008 10:51
Redazione