Rio Fergia: intervento di Laffranco (An) che critica il centrosinistra

''Evidentemente per la maggioranza di sinistra che governa l' Umbria, i problemi del Rio Fergia che interessano tanti cittadini non sono una priorita', mentre lo e' il garante dei reclusi'': cosi' il capogruppo della Cdl in Regione, Pietro Laffranco, dopo che in apertura della seduta di stamani del consiglio regionale non e' stata ammessa la sua richiesta di iscrivere con urgenza all' ordine del giorno dei lavori una sua mozione sulla vicenda. Parlando con i giornalisti a margine dei lavori, ai quali ha consegnato il testo del suo documento, Laffranco ha ribadito che ''il 'no' di stamani della maggioranza alla semplice iscrizione della mozione all' ordine del giorno e' una chiaro segnale di quanto poco stiano a cuore a questa sinistra le vicende che invece colpiscono direttamente i cittadini, in questo caso i cittadini di Nocera e Gualdo Tadino. Invece con quella di stamani e' la quarta seduta che il consiglio dedica ad una legge che mira ad istituire una figura, quella del garante dei detenuti, assolutamente inutile e sicuramente, questa si', non prioritaria''. Nella mozione sul Rio Fergia, Laffranco chiede che la giunta regionale ''sospenda immediatamente'' la concessione rilasciata ad un gruppo privato estero (con sede ad Amsterdam) per il prelievo delle acque della sorgente di Boschetto. Alla stessa giunta, Laffranco chiede anche di ''confrontarsi nuovamente con i soggetti interessati, a cominciare dal comitato spontaneo dei cittadini residenti, per trovare soluzione condivise sulla quesione''. Laffranco ribadisce che, se dovesse essere attuato un ulteriore prelievo di acque da quella sorgente, ''centinaia di residenti della zona dovrebbero rinunciare, o vedere sensibilmente ridotto, l' uso dell' acqua potabile''.