Rischio ideogeologico: Montefalco comune virtuoso

E' Montefalco il comune più attivo contro i rischi idrogeologici. Lo rivela un'indagine di Legambiente presentata oggi a Perugia. Tre anni dopo l'alluvione che nel novembre del 2005 colpi' quasi tutta la regione, per i comuni dell'Umbria resta ancora viva l'emergenza idrogeologica. E' questo il quadro emerso dal dossier ''Ecosistema rischio'', l'indagine di Legambiente e Dipartimento della Protezione civile. Buona in Umbria e' l'attivita' di gestione dell'emergenza - e' stato detto - mentre c'e' ancora molto da fare dal punto di vista della prevenzione. Tutti i 92 comuni umbri sono stati classificati a rischio idrogeologico dal ministero dell'Ambiente e dall'Unione delle Province italiane nel 2003. Tra questi 40 sono a rischio frana, uno a rischio alluvione e 51 a rischio sia di franasia di alluvione. Tra le amministrazioni comunali umbre intervistate, tutte hanno abitazioni in aree a rischio, e nel 71% dei casi sono presenti in tali zone insediamenti industriali. Solo due i Comuni che hanno avviato interventi di delocalizzazione di queste strutture: quelli di Amelia e di Torgiano. Il 93% dei Comuni ha comunque previsto vincoli normativi per l'edificazione delle zone classificate a rischio idrogeologico. Legambiente sollecita un Piano organico di pianificazione territoriale che non sottovaluti l'aspetto ambientale. La maglia nera nell'attivazione di prevenzione è per il comune di Sellano, il comune più virtuoso invece quello guidato dal sindaco Valentino Valentini (nella foto).