Era ricercato da circa tre anni un cittadino romeno di 42 anni arrestato nei giorni scorsi dalla polizia di Maramures (Romania) in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura generale di Perugia, sulla base dell'attività investigativa svolta dall'ufficio Sdi, costituito da un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria. L'uomo, in concorso con altre persone, si è reso responsabile dei reati di furto aggravato di suini avvenuto all'interno di una nota azienda agricola di Montefalco. I fatti risalgono ad oltre 11 anni fa. In quell'occasione l'uomo, colto in flagranza di reato mentre di notte trasportava gli animali all'interno di un piccolo carro, era stato trovato in possesso di un coltello della lunghezza di 27 centimetri, di una mazzetta da muratore, oltre ad altri strumenti probabilmente utilizzati per uccidere con crudeltà gli animali. La pena inflitta al romeno, di un anno e due mesi di reclusione, è scaturita anche dall'accusa di danneggiamento della proprietà e dalle modalità particolarmente cruente con cui sono stati uccisi i maiali. Il maltrattamento e l'uccisione degli animali con metodi incompatibili alla loro natura - spiega la stessa Procura generale in una nota - sono previsti come reati dal nostro codice penale e, a partire dal 2022, anche la Costituzione è stata modificata all'art. 9 introducendo la previsione della tutela degli animali da parte della legge dello Stato. Il latitante è in attesa di essere estradato verso l'Italia.