Si è svolta questa mattina a San Giustino, la cerimonia di inaugurazione del Palazzo Comunale in una piazza del Municipio gremita di cittadini e rappresentanti istituzionali.
Con ampio ritardo dovuto all’incontro della Lorenzetti col ministro Fioroni, attorno alle 12 ha avuto inizio la suggestiva cerimonia di inaugurazione del palazzo Comunale con l’esibizione delle Bande Filarmoniche di Lama e «Giabbanelli» di Selci, che prima che avvenisse la riconsegna del gonfalone nelle mani del sindaco Fabio Buschi dal presidente del Consiglio Roberto Panico, hanno eseguito l’inno di Mameli. Quindi il gonfalone col simbolo del Comune è tornato nella sua sede storica ed ha avuto inizio la cerimonia vera e propria alla presenza di molti dei sindaci passati del Comune di San Giustino, dei sindaci dei Comuni limitrofi, del presidente della Comunità Montana Severini, del presidente Arusia Orsini, di numerose autorità provinciali, regionali, dei rappresentanti del mondo sindacale e dell’associazionismo, delle forze dell’ordine, dei dipendenti del Comune e di tanti cittadini accorsi a prendere parte a questo momento importante per la comunità. A rappresentare la Regione c’era la governatrice Maria Rita Lorenzetti in coppia con l’assessore Maurizio Rosi, per la Provincia l’assessore ed ex sindaco di San Giustino Daniela Frullani, mentre per il Comune hanno fatto gli onori di casa il sindaco Fabio Buschi e l’assessore ai lavori pubblici Roberto Battistelli. Ad aprire la cerimonia il sindaco Buschi, visibilmente emozionato che ha parlato «di giornata storica per la comunità di San Giustino che si riappropria della sede naturale del Comune aggiungendo un tassello in più alla costruzione di un biglietto da visita importante per il nostro territorio che punta ad investire anche sul turismo». Ha proseguito i lavori l’assessore Battistelli che, nel ripercorrere le tappe del recupero ha ricordato «le caratteristiche di fruibilità e flessibilità cui si è ispirato il progetto che punta ad un miglioramento sensibile dell’efficienza della macchina amministrativa». Poi ha preso la parola Daniela Frullani, che ha ricordato la sua esperienza come sindaco di San Giustino: «Sono onorata di essere all’inaugurazione della sede municipale, prima vera e propria casa del cittadino» per poi puntare sulla sinergia istituzionale «tra Comune e Regione, in questo caso, e comunque imprenscindibile per combattere e vincere le sfide del futuro». L’assessore regionale Rosi ha appena salutato la folla ricordando «il suo stretto legame con l’Altotevere, un territorio che ha sempre preceduto lo sviluppo industriale, quello culturale, per vivacità a capacità che tuttora devono continuare ad essere messe a disposizione all’intera Regione», definendo infine «l’Altotevere un territorio di frontiera importante che ci avvicina alla Toscana, con la quale ben presto stringeremo un altro patto sanitario (in ordine all’ospedale di Sansepolcro)». Le conclusioni sono spettate alla governatrice Lorenzetti che, riallacciandosi a Rosi, ha parlato «dell’importanza strategia del comprensorio altotiberino che fa parte dei quattro territori d’area vasta sui quali la Regione sta puntando molto. San Giustino è un piccolo Comune che ha dimostrato nel tempo grande lungimiranza, anche grazia alla tenacia imprenditoriale che, partita dal tabacco, ha poi saputo portare contributi importanti all’Umbria in molti comparti. Il suo ruolo di cerniera _ ha proseguito la presidente _ sarà fondamentale per continuare a far crescere la nostra Regione anche nel futuro».
11/11/2006 15:30
Redazione