Sta pian piano tornando la Giulia Bartolini che eravamo abituati a vedere e ce ne sarà bisogno per il prosieguo di un campionato di Serie B1 che al momento si sta rivelando molto difficile per la Sia Coperture San Giustino, alle prese anche con assenze e infortuni. Certamente, la sconfitta al tie-break in quel di Cesena, per come è maturata, continua a lasciare l’amaro in bocca anche a distanza di giorni. “Brucia ancora tantissimo, eccome! – dice subito la 24enne schiacciatrice di Città di Castello – perché già eravamo reduci da tre ko di fila, per cui il momento non era e non è facile. Aver vinto a Cesena ci avrebbe permesso di respirare e di piazzare un bel colpo a spese di una diretta concorrente per la salvezza, oltre che di ritrovare un minimo di buon umore”. Com’è stato possibile trovarsi avanti due volte per 24-21 e non riuscire a chiudere? “Il rimpianto principale è relativo al primo set – afferma la Bartolini - perché a un certo punto avevamo accumulato un vantaggio importante. Al momento di apporre l’ultimo sigillo, siamo incappate in errori di distrazione che ci sono costati cari, mentre Cesena è stata capace di chiudere nei momenti che contavano. Non è poi un periodo favorevole nemmeno sul versante infortuni: già fuori Gloria Lisandri, a inizio del quarto set è uscita anche Camilla Cornelli per aver di nuovo avvertito il dolore al gomito, ma Giada Marinangeli ha fatto molto bene nel ruolo di opposto”. Un aspetto positivo, nel contesto di una domenica che ha alimentato più di un rimpianto, è stata la reazione avuta nel secondo e nel quarto set. In fondo, dopo aver subito rimonte di quel genere e perso il set, una squadra psicologicamente più fragile avrebbe potuto accusare il colpo; voi, invece, vi siete aggiudicati due set in maniera alquanto netta. “Vuol dire che allora la squadra c’è e che non ci siamo smarrite. Rimane il solo rammarico di non aver vinto la partita: c’erano le condizioni per portare via l’intera posta in palio, ma anche due punti sarebbero andati bene”. E intanto, stai personalmente recuperando la condizione. Come ti senti adesso? “Diciamo che sul piano fisico sono stata sotto tono, ma che pian piano sto tornando in carreggiata, quindi conto al più presto nel mio totale recupero”. Domenica prossima, al PalaVolley arriva l’ambizioso Orvieto. La rabbia agonistica accumulata durante questa settimana potrà servire a qualcosa? “E’ un derby che affrontiamo contro un’avversaria più forte di noi, che dal calendario abbiamo finora ricevuto un trattamento tutt’altro che agevole. Ad eccezione di Montespertoli la prima giornata e ora di Cesena, ci ha messo davanti tutte compagini forti e di alta classifica. E la sequenza non è terminata, perché dopo Orvieto ci toccherà la Teodora Ravenna; vorrà dire allora che ne approfitteremo per dare il massimo, sperando anche di fare risultato. E comunque, le prossime due gare ci serviranno se non altro per trovare ulteriore affiatamento in vista degli scontri diretti che chiuderanno la fase di andata: è lì che non dovremo sbagliare”. In più circostanze, dall’allenatore come da voi stesse, si è sentito dire: dobbiamo trovare maggiore intensità e ritmo in allenamento. Perché fate fatica in questo? “Perché dall’inizio della stagione c’è sempre qualcuna di noi alle prese con infortuni e noie fisiche. Non riusciamo pertanto ad allestire un “6 contro 6” effettivo proprio per questo motivo e quindi cerchiamo di sopperire al problema organizzando gare amichevoli, come in ultimo accade”. Da tre anni sei a San Giustino: il girone C ha aumentato il proprio coefficiente di difficoltà? “Direi di sì. Ci sono soprattutto più squadre ben attrezzate”.
Città di Castello/Umbertide
16/11/2016 08:31
Redazione