Incontro fruttuoso quello della Cemo, la consulta eugubina in materia ospedaliera, con il direttore generale dell’ASL1 Vincenzo Panella e il dirigente sanitario dell’ospedale Teresa Tedesco,. Il tema era quanto mai delicato: l’ipotesi del taglio di due posti letto nel reparto di rianimazione. Ma i due letti di terapia intensiva restano dove sono. Sembra sia questa la linea scelta alla fine dalla direzione sanitaria dell’Asl 1 che dopo un’attenta analisi avrebbe deciso di lasciare le cose come stanno. Un incontro che è servito per chiarire la politica sanitaria impostata dall’Asl 1 a Gubbio, dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi che annunciavano il taglio di due posti letto dal reparto di rianimazione e terapia intensiva con relativo spostamento di 4 o 5 infermieri presso altri unità operative, vedi la chirurgia. Un provvedimento che sembrava essere ispirato da una politica di ottimizzazione delle risorse umane, assegnando a reparti più oberati di lavoro infermieri e letti di unità meno affollate. Ma alla fine la scelta evidentemente è stata un’altra, con la definizione dei dettagli operativi che è ancora in fase di studio. La piattaforma organizzativa sulla quale ci si dovrebbe muovere prevedrebbe la conservazione presso il reparto del dottor Bettelli sia dei due letti di rianimazione che il piano regionale sanitario ha assegnato a Gubbio sia dei due di terapia intensiva post operatoria che possiede da alcuni anni grazie a una delibera ancora attiva; quest’ultimi, tuttavia, mediante appositi protocolli, resterebbero a disposizione degli altri reparti ospedalieri, chirurgia innanzitutto, che vi invierebbe in casi specifici i suoi pazienti. Il personale in questa ottica resta dove si trova. La soluzione sarebbe stata scelta anche in vista del futuro nosocomio di Branca dove il piano sanitario prevede per il reparto di rianimazione e terapia intensiva quattro letti