Scoperta una lavanderia romana sotto la chiesa dei Templari

Una lavanderia-tintoria di epoca romana sotto il pavimento della chiesa dei Templari. E' la sorpresa che ai restauratori ha riservato San Bevignate, 'cattedrale' dell'Ordine dei cavalieri del Tempio di Gerusalemme appena fuori del centro di Perugia, lungo una tradizionale direttrice etrusca che collegava la citta' con la zona di Gubbio. La chiesa e' da tempo oggetto di un delicato e risolutivo restauro, che la recuperera' dopo lunghe vicissitudini ed un grave stato di degrado. Tra qualche mese (le previsioni indicano il prossimo maggio) la sua unica navata diventera' una sala per eventi culturali capace di 250 poltrone, e l'intero complesso ospitera' un centro internazionale di studi sull'Ordine dei monaci guerrieri che difendevano gli itinerari dei pellegrini in Terra santa. Gli scavi sotto la navata, a cura della Soprintendenza archeologica, hanno restituito un sistema di cinque vasche diverse per tipologie e superfici. Due sono collegate tra loro e presentano una pavimentazione a mattoncini disposti a spine di pesce. In una di queste e' stata recuperata anche una moneta di bronzo databile tra il terzo ed il secondo secolo prima di Cristo. Le altre vasche sono pavimentate in cocciopesto. Ci sono anche canalicoli e pozzetti non dissimili da quelli dei moderni impianti fognari. Il tutto lascia pensare ad una sapiente gestione delle acque di cui i romani, e prima ancora gli etruschi, erano maestri, come documentano molte opere idrauliche disseminate per Perugia. Le strutture non sono ben conservate ma alcuni indizi lasciano immaginare un impianto artigianale per il trattamento dei tessuti. Secondo gli esperti, e' un reperto raro, quindi estremamente interessante. La scoperta obblighera' ora ad una modifica del progetto iniziale: sotto il pavimento in cotto sara' ricavato uno stretto camminamento per i visitatori. La scoperta dei restauratori aumenta ancora, se possibile, l' importanza della chiesa, che gia' e' notevole di per se'. San Bevignate risale al 1256, parte del ricco patrimonio immobiliare dei Templari. Fu nel Medioevo un centro amministrativo e spirituale di grande importanza, e sopravvisse alla soppressione, nel 1312, di un Ordine diventato troppo ingombrante e potente. Tra le sue mura poderose ed un po' tetre, piu' da fortezza che da chiesa, e' racchiuso un ciclo pittorico unico al mondo nella descrizione, anche attraverso una serie di simbologie morali, delle vicende dell'Ordine dei monaci guerrieri, tra affreschi di scontri con gli infedeli e le visioni del giudizio universale. San Bevignate divento', dopo i Templari, monastero femminile, poi demanio comunale, perfino magazzino e deposito. Il recupero strutturale e il restauro degli affreschi restituiscono un gioiello.