Polizia di stato per le scorte, polizia provinciale per blindare il percorso del premier, vigili urbani per bloccare il traffico locale, carabinieri anche dai comandi vicini per dare supporto. Questo lo spiegamento delle forze dell'ordine nella tre giorni eugubina della scuola di formazione di Forza Italia. In città tanti i nomi della politica nazionale da Franco Frattini a Sandro Bondi, da La Malfa a Giuliano Ferrara, da Marcello Pera a Rocco Bottiglione. E poi sabato la conclusione affidata al premier Silvio Berlusconi arrivato in elicottero e subito ricevuto dalla stretta di mano del primo cittadino e poi matador nella sala convegni in maniche di camicia. Tanta la stampa nazionale, dalla carta stampata come dalle televisioni che non hanno mancato di trasmettere Gubbio in diretta sui tg di Rete 4 come di Sky News. Al Park Hotel ai Cappuccini 30 i camerieri chiamati in rinforzo per far fronte ai numeri ( 800 persone solo per il pranzo a buffet di sabato ) , 10 in cucina tra cuochi ed aiuti, dai 2 ai 5 gli impegnati al ricevimento presso la hall oltre al lavoro dei facchini e dei fioristi. Il prossimo anno si replica, almeno stando a Bondi; ma in ottobre Gubbio potrebbe tornare protagonista, con il forum internazionale della stampa al Centro Servizi Santo Spirito dove il presidente della Federazione Nazionale della stampa Paolo Longhi ha invitato Prodi e Berlusconi per il primo confronto pubblico.
Tante le materie di scontro e confronto ospitate a Gubbio: le elezioni, il caso Fazio, il terrorismo. Il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi ha detto no alle fughe centrifughe di Casini e compagni. Gubbio ha detto la sua sul caso Bankitalia con il ministro ai beni culturali Rocco Bottiglione che fa ricorso ad una metafora con Paperino. Da annotare anche la testimonianza resa dai sequestrati in Iraq Agliana, Stefio e Cupertino che a Gubbio hanno presentato il libro " Forse domani t'ammazzo".