È un antipasto vero di Serie A quello che mette di fronte Acqua&Sapone Roma e Bartoccini Fortinfissi Perugia nell’edizione 2021 di Spirito di Squadra, la manifestazione eugubina che celebra la solidarietà e regala un assaggio di volley che conta a un pubblico al solito caloroso e appassionato. Alla fine un po' a sorpresa la spunta l’Acqua&Sapone che si mostra più continua e sfrontata nei momenti che contano, a riprova di un percorso di crescita e amalgama che procede a ritmo serrato e può offrire già risposte concrete per coach Stefano Saja. Perugia al contrario paga qualche amnesia di troppo, lasciando intendere che il cantiere di Luca Cristofani necessita ancora di molte ore di lavoro. Anche perché, con Bongaerts appena sbarcata dall’Olanda e due titolari come Guerra e Melandri ai box, inevitabilmente qualcosa negli ingranaggi si è inceppato.
Roma però ha dimostrato di sapere reggere e pure bene il confronto contro una formazione ben più rodata a abituata a certi palcoscenici. Il ritorno del pubblico sugli spalti è il primo segnale che induce tutti a un sorriso, la partenza dell’Acqua&Sapone testimonia che le capitoline non sono salite a Gubbio a fare una gita. La curiosità è rivolta in buona misura a quel che combina Madison Bugg, l’alzatrice americana che si presenta con un tocco di pura scaltrezza e che mette subito in moto Trnkova, spesso cercata sulla parallela preferita. In difesa la Bartoccini Fortinfissi non è così continua come lo spartito richiederebbe e nel primo set è costretta costantemente a inseguire, con Roma che ha un piccolo cedimento nella parte conclusiva prima di trovare il punto del 25-22 che vale il primo punto di giornata. Nel secondo parziale Cristofani mette mano alla panchina, ma fino al turno di battuta di Nwakalor, che produce 7 punti consecutivi, la gara resta in totale equilibrio. Con 7 palle set da sfruttare Perugia vede il traguardo a un passo, ma il turno di servizio di Trnkova ne porta ad annullare ben 6, con l’ultima che viene capitalizzata con un mani out del muro e il vivo sollievo di Cristofani, che pure ha molto su cui meditare. Anche perché nel terzo set l’Acqua&Sapone torna a farsi tambureggiante, stavolta trascinata da Lena Stigrot che comincia a mandare in tilt la difesa di Perugia. Con Diouf che perde un po' di fiducia e Melli che viene spesso e volentieri messa in difficoltà in ricezione, ben presto il set comincia a prendere la via preferita dalle capitoline, che mantengono i nervi saldi in ogni passaggio, trascinate anche da Trnkova che sale in cattedra, innescata da una Bugg sempre più a suo agio negli schemi di Saja. Il finale di set è una passerella e il quarto comincia sempre con l’Acqua&Sapone a dettare legge, anche se Perugia si affida al servizio di Melli e Nwakalor per cercare di rifarsi sotto. Alla fine la differenza la fanno la maggiore determinazione delle capitoline, con Stigrot a dettar legge negli scambi decisivi, e la difficoltà della Bartoccini di mettere sotto pressione Venturi e compagne, brave a mantenere i nervi saldi a chiudere con grande personalità. Se serviva una prova del fatto che Roma potesse stare a certi livelli, una prima risposta le ragazze di Saja l’hanno già data.
Luca Cristofani l’Acqua&Sapone l’ha riportata in A1 e sapeva che ci sarebbe stato da lottare e soffrire, complici anche alcuni problemi di formazione. “In questo momento siamo un po' indietro nel nostro percorso di crescita in vista del campionato, perché lamentiamo tanti piccoli acciacchi e anche alcune defezioni in ruoli chiave per le nostre rotazioni. Che Roma sia un’ottima squadra non spetta a me dirlo, è piuttosto evidente, ma sicuramente noi abbiamo molti margini e dovremo lavorare con grande concentrazione per colmare il gap con le nostre rivali nella lotta alla salvezza diretta. La partita è stata tosta, potevamo gestire meglio alcuni scambi, in generale però sapevo che ci sarebbe stato da soffrire e non ne sono rimasto sorpreso. Ora torniamo in palestra e guardiamo avanti”. Stefano Saja dal suo punto di vista può dirsi più che soddisfatto: “Direi che è stata una buona prova, peraltro in una cornice davvero particolare nella quale ci siamo trovai a nostro agio. Ottima l’organizzazione, ottima l’accoglienza, ottime le sensazioni. È bello ritrovare il pubblico, è bello potersi rendere utile per gli altri. Della prova delle ragazze sono soddisfatto, ma dovremo mantenerci a questo livello anche nelle prossime settimane. Che dire… bene tutto, a questo punto speriamo solo di poter essere invitati a Spirito di Squadra anche negli anni futuri”. Un proposito condiviso anche dai due presidente Antonio Bartoccini (Perugia) e Pietro Mele (Roma). “Eventi come questi sono un toccasana, specie in questo periodo nel quale proviamo a uscire da una situazione molto complicata”, spiega Bartoccini. “Per noi è sempre un piacere venire a Gubbio ed ero curioso di vedere come si sarebbero comportate le nostre ragazze in un test vero. Purtroppo in questo momento dobbiamo fare i conti con diverse criticità a livello fisico e dunque ci sta di fare più fatica, ma siamo sicuri di aver lavorato bene per allestire una squadra importante”. Gli fa eco Mele: “Gran bell’evento e gran bel clima, siamo onorati di aver fatto parte di questa manifestazione. Roma merita una squadra di volley in grado di poter recitare un ruolo importante e questo gruppo sta lavorando a tale scopo”.
Per Spirito di Squadra l’edizione 2021 va in archivio con la consapevolezza di essere sulla strada giusta per un ritorno alla normalità. Come sempre è stato dato il riconoscimento al miglior libero della serata, intitolato alla memoria di Francesco Rampini e assegnato a Imma Sirressi di Perugia. In generale, però, la risposta è stata ancora una volta degna di un simile palcoscenico: per Gubbio e per il volley in generale una serata che vuol essere di buon auspicio in vista dei mesi a venire.
Gubbio/Gualdo Tadino
25/09/2021 22:06
Redazione