Non si placa la violenza nel carcere di Spoleto, già al centro delle cronache per gravi eventi critici.
L’ennesimo episodio violento è ricostruito dal segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Fabrizio Bonino: “Ancora violenza contro i poliziotti penitenziari in servizio a Spoleto. Nella giornata di giovedì, un detenuto campano di 52 anni con fine pena 2027, mentre si trovava in infermeria per una visita medica ha dapprima dato in escandescenza gridando e minacciando il personale, poi nel tentativo di bloccarlo i due Assistenti Capo intervenuti sono stati aggrediti fisicamente e comunque dopo notevoli difficoltà, sono riusciti a bloccarlo e ricondurlo nella cella. Purtroppo, nell'azione di contenimento i due Assistenti Capo hanno avuto conseguenze con lesioni fisiche che il pronto soccorso di Spoleto a refertato con cinque e sette giorni di prognosi iniziale. Si precisa che quando si parla di contenimento ciò significa di cercare di bloccare una persona in stato di agitazione o violenta con le sole mani nude, senza alcuno strumento che oggi invece possono usare le forze di polizia esterne, come taser o spray al peperoncino. Qualche ora più tardi , lo stesso detenuto ha danneggiato notevolmente anche la stanza detentiva, rompendo completamente due finestre e gli accessori del bagno”.
Bonino denuncia che “Questo ennesimo episodio di aggressione fa parte di un reale bollettino di guerra, se si pensa che quello di ieri risulta essere il terzo evento in 15 giorni, ma questo è il risultato di una politica finalizzata allo sfascio dell'Istituto di Spoleto, dove ora ci sono 8 agenti in malattia per infortuni sul lavoro derivante da quattro aggressioni subite in due mesi. Tali assenze pesano enormemente sul precario equilibrio attuale del carcere di Spoleto che ha praticamente ridotto al minimo gli standard di sicurezza, derivanti appunto dalla carenza di personale. Di questo passo, qualora accadano altri episodi nei prossimi giorni, occorrerà l'intervento e l'aiuto di altre forze di polizia o dell'esercito, al fine di garantire l'ordine interno e la sicurezza , che naturalmente si riflette anche all'esterno del carcere di Spoleto e di quelli dell'Umbria. A parere del Sappe occorrono immediatamente 20 agenti da inviare a Spoleto per dar modo anche al personale di allentare questi ritmi di lavoro stressanti e massacranti, con oltre 40 ore straordinarie mensili effettuate e l'impossibilità di usufrire dei diritti sanciti dalla costituzione quali e riposo settimanale e le ferie, che alcuni agenti hanno ancora in arretrato da fruire dal 2021”.
Ma a questo, conclude, “nonostante i numerosi interventi sindacali presso il dipartimento amministrazione penitenziaria e presso il provveditorato della regione Toscana e Umbria, tutti questi appelli sono stati finora inascoltati ma ora è giunto il momento che anche il Prefetto ed il comitato provinciale dell'ordine pubblico e della sicurezza si rendano conto che la situazione è realmente drammatica e sta diventando un problema endemico molto pericoloso anche di riflesso per la società civile esterna”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE esprime vicinanza e solidarietà ai poliziotti di Spooleto e tuona: “Basta! A questo hanno portato questi anni di ipergarantismo nelle carceri, dove ai detenuti è stato praticamente permesso di auto gestirsi con provvedimenti scellerati ‘a pioggia’ come la vigilanza dinamica e il regime aperto, con detenuti fuori dalle celle pressoché tutto il giorno a non fare nulla nei corridoi delle Sezioni. E queste sono anche le conseguenze di una politica penitenziaria che invece di punire, sia sotto il profilo disciplinare che penale, i detenuti violenti, non assumono severi provvedimenti. Io credo che l’Amministrazione dovrebbe dare un segno tangibile di riconoscenza ai poliziotti penitenziari in servizio nelle carceri umbre, e a Spoleto in particolare, per quel che quotidianamente fanno, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va anche il ringraziamento del SAPPE; perché se le carceri regionali reggono alle costanti criticità penitenziarie è solamente merito loro”.
Foligno/Spoleto
04/02/2023 11:44
Redazione