Tra le vigne di Montefalco di Caprai, con il concerto del grande Fabio Concato, si è chiusa l'edizione 2023 di Suoni Controvento. Il festival di arti performative e di itinerari di cultura sostenibile - promosso da Associazione Umbra della Canzone e della Musica d'Autore (Aucma) con il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Umbria, Sviluppumbria, Fondazione Perugia e Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni – ha reso grande l’estate umbra con 21 comuni e 50 luoghi coinvolti, per oltre 60 eventi. In tutto un totale di circa 20mila persone.
Un'edizione riuscita in tutto e per tutto e che spicca anche per un dato fondamentale al quale gli organizzatori tengono particolarmente: «Quest'anno c'è stato un vero e proprio salto di qualità nella formazione del pubblico che, con noi - asserisce il direttore artistico Gianluca Liberali - non ha condiviso solo i momenti principali degli eventi ma anche gli appuntamenti di sperimentazione e ricerca». Un fattore che dimostra anche il consolidamento di Suoni Controvento quale progetto ben integrato nella filiera turistica: «Nei fine settimana si riscontravano significativi cluster di pubblico, provenienti spesso da fuori regione, che, giungevano in Umbria appositamente per vivere appieno l'insieme di appuntamenti da noi proposto. Non una "gita fuori porta" per un singolo appuntamento ma una sorta di turismo più lento mirato al festival e all'esplorazione del territorio».
«Siamo molto soddisfatti per questa settima edizione che - sottolinea anche la presidente Lucia Fiumi - è stata all'insegna della grande risposta di pubblico. Risposta che ha superato ogni nostra aspettativa, portando tantissimi sold out ai concerti a pagamento ma anche molta affluenza agli altri, anche quelli che hanno visto protagonisti giovani talenti emergenti ma anche artisti di nicchia stranieri probabilmente meno noti ma che hanno accontentato una richiesta meno evidente ma da non sottovalutare». Anche quest'anno Suoni Controvento è stata promotrice di due nuove produzioni: «Quella di Tetrakis percussioni che ha avuto notevole successo e con la quali siamo tornati con uno spettacolo nel luogo in cui il festival ha avuto origine, sul monte Cucco. Poi lo spettacolo sulla Callas nel caratteristico anfiteatro romano di Spoleto che, anche a detta di pubblico e addetti del settore presenti, è stato unico nel suo genere e molto apprezzato». Spoleto che è un altro Comune importante che ha fatto il suo ingresso a SCV in questo 2023, ma non finisce qui: «Abbiamo già diverse richieste da altri Comuni per il prossimo anno».
Un progetto turistico-culturale che ha raccontato nel migliore dei modi l'Umbria andando nei territori e facendo emergere aspetti legati all'ambiente, grazie anche alla partnership di importanti realtà che hanno lavorato con Aucma alla realizzazione del festival, e ai luoghi più caratteristici ma anche inusuali della regione: da nord a sud da est a ovest, fra montagne, sentieri, piazze, antichi palazzi, parchi archeologici, castelli e rocche. Spazi quindi diventati parte integrante dei vari eventi con la creazione di un dialogo unico fra luogo, artista e pubblico, con quest’ultimo che sempre numeroso ha seguito i vari appuntamenti.
In questi luoghi si sono alternati artisti italiani ma anche sempre più stranieri, dai grandi nomi del pop e della musica d'autore come Eugenio Finardi, Carmen Consoli, Baustelle o Goran Bregovic, ad una offerta con talenti emergenti di nuova generazione come l’indimenticabile concerto di Daniel Norgren tra le altezze di Castelluccio con i suoni della colonna sonora del film “Le Otto Montagne”.
Gubbio/Gualdo Tadino
13/09/2023 15:30
Redazione