L'Umbria rischia di rimanere indietro nella costruzione del futuro della filiera tabacchicola. Dopo l'accordo che il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha raggiunto con la multinazionale delle sigarette Philip Morris per l'aumento delle quote di tabacco da acquistare in Italia, bisogna accelerare il passo verso la creazione del Polo Unico Umbro e non perdere l'occasione di accaparrarsi la possibilità di essere punto di riferimento principale per gli acquirenti internazionali. "Le multinazionali manifatturiere- osservano i rappresentanti sindacali- chiedono infatti di avere un unico interlocutore in grado di garantirle sull'applicazione dei disciplinare per la qualità del prodotto, per la sua tracciabilità e sull'esclusione del lavoro minorile".