Un diciottenne ternano, incensurato è stato arrestato dai carabinieri per falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate. Nel corso di un servizio di prevenzione in materia di stupefacenti, a Terni, i militari hanno notato il ragazzo che, dopo aver ritirato un pacco presso una postazione di scambio posta della zona, si allontanava con un atteggiamento ritenuto sospetto. Dopo aver fermato il diciottenne per un controllo, i militari hanno trovato nel pacco che aveva ritirato numerosi fogli stampati riproducenti banconote da 50 e 20 euro, ancora da ritagliare, per un totale di oltre 15.000 euro e centinaia di patch olografiche: dai successivi accertamenti, svolti d'intesa con i carabinieri del nucleo operativo antifalsificazione monetaria di Roma, attivati dal personale operante, è emerso che le banconote rinvenute e sequestrate fossero contraffatte e di buona qualità, seppur incomplete per la mancanza delle patch che, verosimilmente, avrebbero dovuto essere successivamente incollate a caldo per renderle spendibili. L'attività è stata poi estesa all'abitazione del diciottenne dove i militari hanno rinvenuto numerose altre banconote in vari tagli, oltre ad altre circa 300 patch: dal conteggio complessivo è emerso che il ragazzo avesse la disponibilità, tra quelle appena ricevute e quelle trovate in casa, di oltre 35.000 euro in banconote contraffatte, che dovranno ora essere analizzate dai tecnici della Banca d'Italia. Per il possesso dell'ingente quantitativo di valuta contraffatta il diciottenne è stato tratto in arresto e collocato ai domiciliari. Il Gip, nel convalidare l'arresto, ha disposto la misura cautelare dell'obbligo di dimora, con permanenza notturna in casa e di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Le indagini dei carabinieri intanto proseguono sia per accertare la provenienza delle banconote contraffatte sia l'eventuale utilizzo che l'arrestato ne avrebbe fatto.