Rinviati a giudizio con l'accusa di omicidio doloso. E' questa la decisione del giudice Angela Avila dopo l'udienza che si è tenuta oggi a Perugia riguardante le cinque persone indagate sulla tragedia della Green Genetics di Canne Greche a Gubbio, dove persero la vita Samuel Cuffaro ed Elisabetta D'Innocenti ed è rimasto gravemente ferito Alessio Cacciapuoti. Così il prossimo 20 Aprile le coppie di fratelli Gabriele e Maria Gloria Muratori e Alessandro e Luciano Rossi assieme a Giorgio Mosca saranno rinviati a giudizio dinanzi alla Corte d'Assise di Perugia, che dovranno rispondere oltre al reato di omicidio doloso anche di altri reati sempre di ingente gravità come incendio doloso, omissione dolosa di cautele controgli infortuni sul lavoro, lesioni gravi, lesioni gravissime e detenzione illecita di sostanze stupefacenti per conto delle società tra loro correlate Green Genetics e Green Vest che si occupavano di produzione e commercio di cannabis light a uso terapeutico
Difatti per l'accusa gli indagati erano consapevoli dell'elevata pericolosità del metodo utilizzato per abbattere il Thc della cannabis e soprattutto degli effetti del del pentano, materiale altamente infiammabile, che era stoccato in grande quantità nel laboratorio. Pentano che veniva peraltro immesso in lavatrici a ultrasuoni che non avrebbero potuto essere impiegate con una sostanza così facilmente infiammabile
Pienamente confermato così l'impianto accusatorio all'esito della prima fase processuale a cui ora proseguirà la fase dibattimentale dinanzi la Corte d'Assise. Accolte così le tesi dei legali Ubaldo Minelli, Mario Monacelli, Marco Marchetti e Francesca Pieri che difendono le famiglie delle vittime dell'esplosione mentre non è passato dinanzi il giudizio del gup l'impianto della difesa che vedeva in prima linea gli avvocati Monica Bisio, Gervasio Paolo Cicoria e Luca Maori che avevano chiesto nelle repliche la derubricazione del reato in omicidio colposo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - TRG 2023