Il Pd promuove nella regione, nelle province e nei 92 comuni umbri iniziative per condannare l'invasione russa in Ucraina e in favore di una de-escalation politico militare. "Il Partito democratico dell'Umbria è impegnato a tutti i livelli, politici e istituzionali, per riaffermare con nettezza che quanto sta avvenendo in Ucraina è inaccettabile. L'uso della forza non può diventare la regola con la quale si definiscono i confini tra gli Stati e gli ambiti di influenza" sottolinea il segretario regionale Tommaso Bori. "La scelta compiuta in questo ore dal presidente russo Putin - aggiunge - ci chiama ad un impegno straordinario, civile e democratico che intendiamo portare all'interno delle istituzioni rappresentative e delle comunità locali". "Stiamo promuovendo in tutti i 92 comuni dell'Umbria, nonché nei Consigli provinciali di Perugia e Terni e presso l'Assemblea legislativa regionale - annuncia Bori in una nota -, un ordine del giorno congiunto che, a partire da una condanna delle azioni compiute dalla Russia in violazione del diritto internazionale e della sovranità dell'Ucraina, intende esprime piena solidarietà al popolo ucraino attraverso un convinto sostegno allo stato ucraino nella difesa della propria sovranità internazionalmente riconosciuta. Riteniamo fondamentale che proprio dall'Umbria, terra di dialogo e di pace, si muova dal basso un messaggio corale rivolto al Governo affinché si avvii quanto prima un'azione coordinata tra Unione europea e gli altri organismi internazionali di cui l'Italia fa parte, e vengano intraprese tutte le azioni diplomatiche necessarie per garantire una de-escalation politico-militare della situazione e il rispetto del diritto internazionale e della sovranità e indipendenza dell'Ucraina".