Un record che accoppia padre e figlio: non proprio un clichè comune nel mondo dello sport, specie di quello estremo, come le traversate marittime su catamarano. Una specialità di casa Malingri, che ora diventa "marchio di fabbrica" tramandato da padre a figlio.
I protagonisti dell'impresa di questo weekend sono infatti Vittorio e Nico Malingri, padre e figlio. Vivono a Gubbio, nella loro dimora immersa nel verde di Santa Cristina.
Ma è il mare il loro habitat più naturale, da quando Vittorio - figlio di Doi Malingri - si è specializzato nelle traversate atlantiche in condizioni limite.
I Malingri, padre e figlio, hanno tagliato la linea di arrivo ieri notte alle ore 01,29, dopo una navigazione al cardiopalma. Impiegando 10 ore e 58 minuti in meno rispetto al tempo di riferimento detenuto da Bourgnon-Laguarriere, padre e figlio hanno attraversato il Mediterraneo da Marsiglia a Cartagine in 42 ore e 54 minuti a una velocità media di 10,60 nodi, in condizioni meteo estreme e su una catamarano sportivo di sei metri e mezzo. Una grande impresa di un padre e di un figlio, a bordo di una piccola barca. “Un capolavoro tattico”, “Un’impresa straordinaria”, “Due due veri marinai che conoscono le insidie del mare”, sono le prime reazioni degli esperti.
La partenza è avvenuta la mattina del 5 agosto alle 06:35, uscendo dal Golfo del Leone con più di 30 nodi di vento, “Feel Good” - il nome del catamarano dei Malingri - ha navigato in condizioni decisamente estreme tutto il primo giorno e la notte.
Vittorio e Nico hanno navigato sempre con il fiocco e due, tre mandi di randa, utilizzando il gennaker solo per un breve tratto dopo la Sardegna. “Sono molto soddisfatto delle vele OneSails che hanno fatto egregiamente il loro lavoro”.
“Cosa ho pensato durante la traversata? A guardare avanti - ha dichiarato a caldo Vittorio Malingri - Se ho avuto paura? No, mai avuto paura, ma ne ho avuta moltissima prima, come mi succede sempre. E’ stata tosta, sì, ma non c’è stato mai un momento in cui abbiamo mollato le scotte o ci siamo spaventati. Sicuramente abbiamo capito che ci sono varie cose tecniche da modificare, per migliore la performance di “Feel Good” e anche l’aspetto di vivibilità. Rispetto all’Atlantico, il Mediterraneo… è uguale! O almeno in questa navigazione c’era vento forte e onda lunga di 4 metri, molto simili a ciò che trovi in Oceano. La differenza grossa è navigare in due invece che in solitaria: se da un lato Nico è stato bravissimo e ha fatto lui tutte le manovre e deciso la rotta, dall’altro in due sulla terrazza sotto il riparo della tendina non ci si sta e quindi ci siamo bagnati infinitamente di più”. “Se abbiamo bisticciato? Non c’è stato il tempo. Non ci siamo praticamente mai parlati, eravamo davvero concentratissimi".
Vittorio dedica questo record a Laurent Bourgnon, il famoso navigatore francese scomparso nel 2015 e fratello di Yvan Bourgnon: “Perché è stato proprio Laurent, tanti anni fa in Bretagna, a farmi conoscere il mondo dei multiscafi e a farmi venire voglia di provarci con la sua enorme esperienza”.
E ora che fate? "Torniamo in mare ma poi subito si rientra a Gubbio" ha detto Vittorio che nel suo quartier generale a sud della città di pietra non solo progetta le imprese ma costruisce anche le sue imbarcazioni.
L’impresa della Marsiglia-Cartagine è supportata da Citroën, main partner, e da OneSails, partner tecnico.
Gubbio/Gualdo Tadino
08/08/2016 10:51
Redazione