Via libera ai finanziamenti pubblici per Villa Cappelletti. Interventi anche sul Museo delle Tradizioni Popolari

"Villa Cappelletti": via libera alla ristrutturazione di un luogo della "identità tifernate" che proprio attraverso un intervento di "valorizzazione funzionale" verrà restituito alla piena disponibilità pubblica. Un processo questo avviato nel marzo 2005 con lo schema di convenzione posto in essere tra Comune e Cassa di Risparmio di Città di Castello avente per oggetto la fruibilità dell'intero complesso museale costituito da Villa Cappelletti e dal vicino fabbricato colonico di Garavelle al fine "di realizzare concretamente l'integrazione dell'attuale attività del Museo delle Tradizioni Contadine con quella del Museo del Fermodellismo da tempo inattiva causa i danni provocati dal terremoto alla stessa Villa Cappelletti. Ora questo disegno diventale realtà con l'approvazione da pate della giunta comunale tifernate del relativo progetto definitivo. I costi complessivi previsti in oltre 62omila euro saranno finanziati con trasferimenti straordinari della Regione per 500.000 euro e da 121.118 euro di avanzi d'amministrazione del bilancio comunale 2005. Nel dettaglio la programmazione delle opere "che tiene conto del recupero effettuato con fondi del terremoto" prevede la "messa in sicurezza" strutturale dell'edificio che contiene il Museo delle Tradizioni Popolari ed il consequenziale adeguamento di servizi igienico sanitari ed il rifacimento dell'impiantistica elettrica. Per quanto concerne la logistica della parte esterna si provvederà al rinnovamento e all'ampliamento di tutte le tettoie esterne (ulteriori 150 metri quadrati) per la collocazione di tutte le attrezzature e macchinari agricoli a momento prive di ricovero e alla sistemazione delle aree di pertinenza, di Villa Cappelletti e del Museo "per renderle omogenee nei loro spazi esterni percorribili ed in sintonia con la valenza architettonica dei fabbricati" e "garantire il loro migliore collegamento". Infine verrà creato un parcheggio idoneo ad accogliere i mezzi pubblici e privati in visita, provvedendo pure ad un nuova recinzione con cancelli in ferro a regolamentare gli accessi carrabili e pedonali.