Il Comune di Bettona è il referente per diffondere sempre di più la progettualità di P.I.P.P.I. 5, un progetto – già sperimentato negli ultimi anni nel nostro territorio - che mira all’incontro e continua collaborazione tra le istituzioni che facciano corpo unico intorno ai bambini con una situazione familiare fragile, vulnerabile o negligente. Pertanto Bettona, insieme a Cannara e Valfabbrica (che hanno lavorato nell’ultimo anno e mezzo in una serie di azioni e attività per sperimentare il programma) realizzeranno anche “P.I.P.P.I. va a Scuola”, un percorso di formazione di 25 ore rivolto agli insegnanti delle scuole di tutti gli Istituti Comprensivi della Zona Sociale n.3 (Assisi, Bastia, Bettona, Cannara e Valfabbrica) che inizierà con una giornata seminariale sabato 30 settembre presso l’Hotel Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli. Tale incontro ha l’obbiettivo di condividere metodi e strumenti della Programmazione P.I.P.P.I. La formazione sarà tenuta dalla dottoressa Ombretta Zanon, psicologa e psicoterapeuta e attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento FISPPA - Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare – Università degli Studi di Padova, e vedrà anche il coinvolgimento della Usl Umbria 1, dei Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi della Zona Sociale n.3 e della Cooperativa Sociale A.S.A.D. Come anche sottolineato dal Protocollo di Intesa tra USL Umbria 1, Zona Sociale 3 e scuole. “La rete dei servizi ha un ruolo fondamentale per i processi di promozione e prevenzione della salute in favore dei cittadini, soprattutto di quelli in crescita – ha detto l’assessore con delega ai Servizi Sociali del Comune di Bettona, Rosita Tomassetti -. Scopo fondamentale è sostenere processi virtuosi, basati sulle buone pratiche da sperimentare e condividere insieme. E tra queste buone pratiche, il programma P.I.P.P.I. è indicato nel Piano Regionale di Prevenzione 2014/2018 del Regione Umbria”. Il Programma P.I.P.P.I. è un progetto nato dalla collaborazione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) e il LabRIEF - Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova. Propone linee d’azione innovative nel campo dell’accompagnamento della genitorialità vulnerabile, scommettendo su un’ipotesi di contaminazione fra l’ambito della “tutela dei minori” e quello del “sostegno alla genitorialità”.