L'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid 19 ha costretto alla chiusura, da decreto governativo dello scorso 11 Marzo, molteplici attività e realtà commerciali e tra quelle riconosciute come non indispensabili, dunque i primi di fatto ad abbassare la saracinesca e con tempistiche di riapertura ancora lunghe figurano anche parrucchieri e barbieri. Non tutti sanno però che lo stesso codice Ateco, quello che classifica le varie attività economiche, accumuna anche il servizio di toelettatura per cani, gatti e altri animali in genere. Servizi posti sullo stesso piano dunque ma in realtà notevolemente diversi, sia nei principi generici che nel lavoro fattivo: i toelettatori e le toelettatrici, difatti, hanno a che fare con gli animali che, da ciò che è risultato sinora e come analizzato anche dai studiosi, non sono vettori del virus. Poi ci sono anche diversi altri fattori che sono in antitesi con il perdurare della chiusura di tale attività come analizza Micol Carletti, altotiberina proprietaria della toelettaura Piccole Pesti di Città di Castello
"Siamo una categoria non riconosciuta dallo Stato e paragonata a parrucchieri ed estetisti dal nostro codice Ateco - dichiara Micol - ma noi non lavoriamo a stretto contatto con il cliente, in quanto prendiamo l’animale alla porta e lì lo ridiamo al padrone, senza creare alcun affollamento. Inoltre il nostro servizio è esclusivamente su appuntamento e considerando che ogni animale ci vuole 1/2 ore di lavoro non potremmo prendere più di 5/8 appuntamenti al giorno. Da evidenziare poi che la nostra categoria, già da prima del verificarsi di questa emergenza, lavorava gia' con guanti, mascherine e divisa. Senza contare che curiamo la cute dell’animale non solo esteticamente ma anche da problematiche dermatologiche e mantenimento di una giusta lunghezza del pelo e spesso i veterinari ci commissionano alcuni animali proprio per tale motivo. E poi, come hanno esposto i virologi ed esperti, gli animali con sono vettori del virus. Per questo chiediamo di poter riaprire il prima possibile: la speranza e' per il 4 Maggio, aspettiamo che il Governo prenda una rotta in tal senso e riveda le disposizioni iniziali sulla nostra categoria"
Città di Castello/Umbertide
25/04/2020 14:33
Redazione