"Che fine ha fatto il confronto sul laboratorio analisi?": è la domanda che campeggia in un nuovo comunicato stampa con il quale tornano a farsi sentire le associazioni della sanita' dell'Alto Chiascio (ADE, Avis, Amici del Cuore, Aelc e Anaca), a 20 giorni dagli Stati generali svoltisi al nosocomio di Branca, svoltisi dopo le polemiche per la delibera regionale che determina il declassamento del laboratorio analisi dell'ospedale comprensoriale di Gubbio-Gualdo Tadino, classificato "spoke" rispetto ai centri "hub" come Città di Castello.
Le rassicurazioni verbali e scritte dell'assessore regionale Barberini non sono ritenute garanzie sufficienti tanto che, ricordano le associazioni, "l’Assessore Barberini si era espresso annunciando l’apertura di un tavolo con le organizzazioni sanitarie, operatori, associazioni del territorio con lo scopo di valutare e rimodulare il contenuto della delibera di Giunta Regionale n. 971 del 10 settembre 2018".
Barberini aveva anticipato all’assemblea che il 6 novembre successivo si sarebbe tenuto un confronto in assessorato con l’organizzazione sindacale medica ANAAO.
"Sono ormai trascorsi 20 giorni dall’incontro di Gualdo Tadino - scrivono le associazioni - e non abbiamo avuto notizia alcuna del tavolo promesso e non si conosce nemmeno l’esito del confronto avuto in assessorato con l’organizzazione medica. Considerata l’importanza dell’impatto della delibera sull’attività dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino e degli effetti negativi sull’intera popolazione del comprensorio dell’Alto Chiascio, si chiede di avere al più presto notizie sull’esito dell’incontro del 6 novembre e sul tavolo di confronto promesso".
Nella nota ADE, Avis, Amici del Cuore, Aelc e Anaca comunicano che proseguono a tutt'oggi tutte le azioni promosse, compresa la raccolta di firme, che punta al ritiro definitivo o modifica della delibera 971 del 10 settembre 2018.
Gubbio/Gualdo Tadino
16/11/2018 10:24
Redazione