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"Scelgo Gubbio" si presenta e ribadisce il sostegno a Stirati candidato sindaco

La lista civica "Scelgo Gubbio" si presenta, illustra la strategia e il programma a favore del rilancio cittadino insieme alle altre realta' civiche, e ribadisce il sostegno a Stirati candidato sindaco.
E' un vero e proprio manifesto politico quello che viene diramato in queste ore dalla lista civica "Scelgo Gubbio" che si presenta alla citta', ribadsce il proprio sostegno alla candidatura a sindaco di Filippo Stirati e lancia critiche ai partiti tradizionali, su tutti il Pd cittadino. "Gubbio è una città ferita, lacerata, letteralmente “fatta a pezzi” dalle ultime stagioni amministrative. Il tutto nel contesto della crisi globale in corso- esordisce la nota di "Scelgo Gubbio" - E’ necessario agire subito per invertire la rotta. Per tornare a parlare di collaborazione, di dialogo, di impegno disinteressato delle migliori energie che la comunità eugubina può esprimere. Bisogna ritrovare serenità e pacatezza nel dibattito politico, sociale ed economico cittadino. Gli abitanti di Gubbio devono riscoprire e ridare valore a una partecipazione e a un’autonomia decisionale troppo spesso lasciata ad altri. Vanno liberate, mobilitate e fatte esprimere risorse umane ed energie importanti della nostra comunità e, allo stesso tempo, Gubbio deve aprirsi al contributo culturale e di idee che può arrivare da illustri personalità esterne al territorio locale, anche di livello internazionale. Per raggiungere questi obbiettivi, sarà necessario impegnarsi con forza per cambiare l’amministrazione comunale cittadina e introdurre un metodo di governo decisamente innovativo e di rottura rispetto a quelli degli ultimi anni. Mai come questa volta, c’è la necessità e l’urgenza di unire gli sforzi, i percorsi, i progetti e le persone per dare un futuro di ripresa, di crescita e di sviluppo al nostro territorio. Da qualche mese, una federazione di liste civiche sta lavorando su questo terreno, con una identità limpida e trasparente per tutti gli eugubini, siano essi elettori o altre forze politiche in campo. Al contrario di quanto qualcuno ha affermato, in maniera strumentale, non ci sono notabili, né poteri occulti nascosti dietro a questo percorso. Nessun interesse o potere economico nascosto nell’ombra, nessun “padrino” politico da cui ricevere dictat o indicazioni sulle cose da fare e quelle da non fare, nessun secondo fine, nessuna consorteria. Solo semplici cittadini che, con la competenza del proprio lavoro e la passione civile, hanno deciso di impegnarsi per costruire un domani diverso per Gubbio e gli eugubini. In questo percorso, la candidatura a sindaco del professor Filippo Stirati nasce innanzitutto da una valutazione sulla persona: seria, rispettabile, di alto profilo e non compromessa con le amministrazioni comunali degli ultimi anni. Riteniamo che, pur provenendo dalle file del Partito Democratico, la figura di Stirati sia lontana e in contrapposizione con i personaggi che negli ultimi anni si sono resi responsabili della cattiva amministrazione che ha portato la città al collasso. A questo si aggiungono le intenzioni manifestate dal professor Stirati di voler ripartire dalla pragmatica amministrazione cittadina, di voler ripensare il modello di sviluppo della nostra comunità, di far crescere una nuova, seria e dinamica classe dirigente eugubina. E riscoprire una “normalità”, nella quale ognuno abbia il suo ruolo preciso e inequivocabile, e nessun cittadino debba presentarsi con il cappello in mano sull’uscio dell’assessore di turno o del dirigente in capo per ottenere cose che gli spettano di diritto. Stiamo lavorando ai programmi, alle idee e ai progetti per la Gubbio dei prossimi anni. Non saranno anni facili o semplici. Non saranno “rose e fiori”. Sarà un percorso difficile, ma inevitabile. Per questo, sono necessarie la collaborazione e l’impegno di tutti. Crediamo che la rinascita del nostro territorio potrà iniziare solo se non ci saranno contrapposizioni tra vincitori e vinti, ricchi e poveri, servi e padroni, poteri forti e realtà deboli, tra centro storico e frazioni. Spesso, per convenienza di pochi e a scapito dell’intera comunità, Gubbio si è divisa e spaccata. Disagi e scontri che hanno contribuito a distrarci dagli obbiettivi e dai problemi reali, rendendoci deboli e indifesi nei confronti della politica regionale, contribuendo all’isolamento, alla perdita di opportunità che oggi raccolgono altri, a essere considerati come un semplice bacino di voti, come dei “matti” da tenere a bada e nulla più. Proprio per questo, intorno alla figura di Filippo Stirati, dovranno fare squadra soltanto persone non compromesse con le amministrazioni cittadine degli ultimi anni, o corresponsabili delle cattive scelte che ci hanno portato alla situazione attuale. E’ indispensabile la massima trasparenza dei singoli profili personali, una specifica competenza nei settori che caratterizzano l’azione amministrativa, la totale assenza di qualsiasi tipo di conflitto di interesse che possa orientare e condizionare le scelte amministrative grandi e piccole, nessun secondo fine ma solo uno sguardo rivolto al bene esclusivo del territorio e degli eugubini. Chiunque aderirà al progetto civico che si sta consolidando intorno alla candidatura a sindaco di Filippo Stirati, sia singolo o realtà organizzata, dovrà tenere conto di tutto ciò nel proporre candidature per il Consiglio comunale. L’assemblea cittadina dovrà tornare a essere luogo di confronto sereno, aperto, costruttivo e sano. Lo stesso spirito dovrà animare anche le scelte che riguarderanno la Giunta comunale che affiancherà il professor Stirati. I membri dell’esecutivo cittadino saranno scelti con largo anticipo sulla scadenza elettorale amministrativa, senza geometrie di partito, senza misurare i pesi elettorali per spartire poltrone ma puntando solo su competenze e capacità dei singoli. Riteniamo, infine, che il dibattito sterile e inconcludente che si consuma, da sempre e anche in queste settimane, nelle sedi del Partito Democratico eugubino – dibattito per lo più orientato alla gestione di perimetri personali di influenza politica – non sia affatto utile a delineare l’orizzonte e il futuro di questa nostra comunità. Chi si è dimostrato incapace di amministrare il nostro Comune ha il dovere morale di mettersi da parte. Ha l’obbligo di lasciare spazio a cittadini liberi e competenti che – con l’aiuto e l’appoggio di tutti, magari sperimentando una fisiologica alternanza tra le forze in campo – possano lavorare sodo, e senza ulteriori perdite di tempo, alla “costruzione” di una nuova Gubbio".
Gubbio/Gualdo Tadino
15/01/2014 19:15
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