Avere un panorama delle notizie sportive riportate da televisioni e giornali umbri, sapere come queste informazioni vengono trattate, quanto spazio occupa ogni singolo sport e quanta attenzione il mondo giornalistico dedica ad alcune discipline, può consentire di indirizzare in maniera più efficace le azioni di promozione del Coni Umbria.
Proprio in quest’ottica è nata la collaborazione tra il Coni Umbria e il Corecom dell’Umbria (Comitato Regionale per le Comunicazioni) per acquisire dati di tipo quantitativo ed informazioni di tipo qualitativo sulle modalità di presentazione delle discipline sportive umbre nei mezzi di comunicazione regionali.
Il Coni Umbria, il Corecom Umbria e la Regione Umbria hanno presentato questa mattina presso la Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni (sede del Consiglio Regionale), il volume “Sport e informazione in Umbria - La comunicazione sportiva nei media locali”. Su invito del Coni Umbria, il Corecom ha dunque impostato una ricerca mirata a rilevare come viene rappresentato lo sport nei mass media in ambito locale. Alla presentazione sono intervenuti il presidente del Consiglio Regionale Mauro Tippolotti, il presidente del Coni Umbria Valentino Conti, il presidente del Corecom Umbria Luciano Moretti, il presidente dell’USSI Umbria Remo Gasperini e il presidente dell’Agcom Roberto Casella.
“Una delle principali funzioni svolte dal Coni Umbria – ha affermato il presidente Valentino Conti – è quella di promuovere e valorizzare indistintamente e con pari dignità tutte le discipline sportive, non trascurando ovviamente quelle che non godono di risorse economiche cospicue e dell’attenzione dei mass media. Perché le iniziative di sensibilizzazione e promozione dello sport portate avanti dal Coni e dalle singole federazioni possano essere condotte con maggiore efficienza, si è avvertita l’esigenza di conoscere il contesto di intervento. In particolare è sembrato utile ricostruire un quadro completo della rappresentazione dello sport nei mass media regionali”.
L’analisi condotta sullo sport e sulla comunicazione in Umbria raccolta in questa pubblicazione di 140 pagine arricchita pure da grafici e tabelle, ha permesso di fotografare il mondo della comunicazione sportiva a livello regionale facendo emergere - dopo circa un anno di monitoraggio e tenendo così conto della stagionalità degli sport e della diversa distribuzione dei campionati e delle gare - dati molto interessanti.
Il presidente del Consiglio Regionale ha manifestato il suo apprezzamento per l’iniziativa: “Considero importante – ha detto Tippolotti – l’attività del Coni e quella del Corecom e in questa sede voglio anche sottolineare la collaborazione con il Consiglio Regionale in quanto la nostra istituzione mantiene alta l’attenzione verso le problematiche legate allo sport. Vanno poi elogiati i contenuti del lavoro fatto perché mettono in evidenza come l’attenzione mediatica del calcio è ‘subita’ dagli sport minori, che costituiscono invece un elemento di socialità tipico delle nostre comunità che va difeso”.
“È da questi dati che occorre partire – ha aggiunto Conti – per avviare una riflessione più ampia che coinvolga tutti gli operatori del settore. Queste riflessioni dovrebbero, da un lato sensibilizzare l’informazione giornalistica verso alcune tematiche e alcuni sport spesso lasciati in secondo piano, dall’altro spingere i singoli attori coinvolti a impegnarsi di più per la visibilità di tutti gli sport”.
Questa ricerca, infatti, può riuscire a stimolare, anche da parte dei mass media, una profonda analisi sulla qualità, quantità e varietà di informazioni che vengono date quotidianamente ai lettori. Di fatto, rendere più visibile uno sport significa attrarre verso di esso attenzione, risorse, partecipazione e l’obiettivo di chi opera nello sport, da chi lo promuove a chi ne scrive, è sicuramente quello di lavorare in stretta sintonia per consentire ad ogni disciplina e ogni federazione di poter godere di questi benefici.
La ricerca è partita dal presupposto che in Umbria, come nel resto del Paese, è il calcio lo sport che riscuote estrema popolarità e una massiccia visibilità sui principali mezzi di comunicazione; ciò finisce per influire significativamente anche sulle altre discipline che si dividono il “residuo” spazio sui media.
“L’interesse per l’argomento – ha spiegato il presidente del Corecom Umbria Luciano Moretti – è nato dalla consapevolezza del ruolo sempre più importante rivestito dallo sport non solo come elemento caratterizzante del vivere sociale, ma anche come argomento di interesse centrale per i mezzi di informazione e comunicazione. Lo sport, e negli ultimi anni soprattutto quello mediatizzato, ha assunto un’importanza squisitamente sociale. Queste e altre considerazioni hanno spinto il Corecom Umbria, fin dal 2006, a prestare un’attenzione particolare a questo universo. Con la ricerca presentata l’obiettivo è stato quello di ricostruire il panorama della comunicazione sportiva nei media locali, ma si è anche voluto vigilare sull’informazione sportiva al fine di garantire una rappresentazione mediatica positiva dei valori connessi alla pratica sportiva”.
“L’informazione sportiva – ha detto successivamente il presidente dell’Autorità Garanzie per le Comunicazioni Casella – è un mondo che va osservato con attenzione in quanto ha molta incidenza sul lettore e sullo spettatore e quindi si ripercuote sulla società e pure sui più giovani”.
La ricerca è stata condotta in tre ambiti diversi, seguendo precise modalità: rassegna stampa mirata sulle principali testate regionali; monitoraggio quotidiano delle tre edizioni del Tgr Rai; monitoraggio dei telegiornali e dei programmi di approfondimento sportivo delle tv locali.
“La stampa sportiva – ha affermato il presidente dell’USSI Umbria, Gasperini – si è modificata molto negli ultimi anni grazie a nuovi spazi, nuovi media ed anche con l’ingresso dell’economia in quanto oggi il ricorso allo sponsor è quanto mai indispensabile per ogni attività. È un settore che va dunque gestito con molta serietà, ed ora che ci hanno fotografato, noi come stampa dobbiamo studiare questi numeri e fare le dovute considerazioni”.
Per quanto riguarda le televisioni locali, dal visionamento dei palinsesti giornalieri è emerso che lo sport occupa il 15,8% della programmazione. Si evidenzia anche il prevalere dei talk show che svolgono un ruolo centrale per la capacità di catalizzare ascolto e sponsorizzazioni. Queste trasmissioni costituiscono il 59,8% della programmazione sportiva non contenuta all’interno dei telegiornali.
Inoltre, tutti i principali quotidiani regionali hanno al proprio interno, tutti i giorni, una sezione sportiva. Generalmente, le notizie più riportate sono quelle calcistiche mentre per le discipline minori la copertura è garantita soprattutto in concomitanza con gare o eventi particolari.
Pertanto, nel quadro generale dei media umbri, lo sport rappresenta un’importante fetta tra gli argomenti trattati. In tutti gli ambiti analizzati (Tgr Rai, Tg locali, programmi sportivi, stampa) lo sport che prevale è il calcio; seguono il volley e il basket. Unica eccezione il Tgr Rai dove al terzo posto troviamo la boxe.
Dal richiamo nei titoli del tg o nella prima pagina del giornale, Tgr Rai e tg locali ricalcano perfettamente la classifica che emerge dagli sport più presenti. La stampa invece se ne discosta: al primo e al secondo posto si confermano calcio e volley, ma al terzo posto il basket viene spodestato dal ciclismo (compreso il ciclocross e bmx).
Circa il tipo di informazione veicolata, inoltre, su tutto prevalgono le cronache delle partite e le notizie sui risultati delle gare; poco lo spazio concesso agli approfondimenti sia televisivi che sulla carta stampata.
Infine, è stato pure analizzato se la rappresentazione degli sport in tv riflette quella che è la realtà degli sport praticati. Dalla comparazione dei dati sulla rappresentazione mediatica con quelli della pratica degli sport, colpisce come al di là del calcio, che oltre ad essere lo sport più praticato è anche lo sport più rappresentato in tutti i mezzi di comunicazione, gli altri sport godano di scarsa visibilità nei mezzi di informazione nonostante abbiano una buona percentuale di praticanti.
Come ha voluto sottolineare Conti in chiusura, “anche in questo tipo di studio l’Umbria diventa così una regione pilota, visto che il Coni Nazionale nella persona del presidente Petrucci ha chiesto la collaborazione del Coni Umbria e del Corecom per impostare lo stesso lavoro ma questa volta sui media nazionali”.
23/10/2008 14:39
Redazione