E’ iniziata con la campana della chiesa del borgo che ha chiamato a raccolta gli abitanti della zona, la fiaccolata di Boschetto in difesa del Rio Fergia, una protesta composta eppur sentita, fatta in nome della difesa di un diritto, il protocollo d’intesa del ’93 che sancisce la non attingibilità dalla sorgenti del fiume di oltre 28 litri al secondo, e sposata da politici e semplici cittadini. Presenti il senatore Maurizio Ronconi, l’onorevole Domenico Benedetti Valentini, il sindaco di Nocera Umbra Antonio Petruzzi e l’assessore provinciale Donatello Tinti.
Non c’erano, ed era nell’aria, gli amministratori e le forze politiche di maggioranza del Comune di Gualdo Tadino, non c’erano, e questo forse era meno atteso, le forze politiche dell’opposizione di Gualdo Tadino, c’erano, ma pochi, i cittadini di Gualdo Tadino, mentre più massiccia si dimostrata la presenza del territorio nocerino. 400 circa le fiaccole accese che hanno percorso un paio di chilometri attraversando la statale Flaminia in un corteo popolato da striscioni e slogan, un serpentone pacifico che ha visto partecipare nella serata calda di primavera piena mamme con bambini sui passeggini fino ad anziani in macchina per l’impossibilità di camminare. Per gli organizzatori un successo indubbio sul piano sociale; da capire ora quanto possa o meno aver sensibilizzato la coscienza degli amministratori regionali chiamati a decidere sulla concessione all’azienda Rocchetta per gli attingimenti dalle sorgenti del Fergia