Il canto di O lume della fede, un’intera comunità racchiusa ai piedi del Patrono. E il primo movimento dei Ceri, a meno di due settimane dalla grande festa. La prima domenica di maggio ha rinnovato le emozioni di una giornata da sempre consacrata al valore della fede e della spasmodica attesa per il 15 maggio. I tre giganti sono tornati in città. Ma prima la celebrazione eucaristica ha voluto richiamare alla Basilica del Patrono l’attenzione ai quei valori autentici cui si lega tradizionalmente la Festa: l’omaggio a S.Ubaldo e la simbiosi tra i principi incarnati dal Patrono e i suoi fedeli, come ribadito, in modo inequivocabile dal Cappellano dell’Università dei Muratori, don Giuliano Salciarini, nell’omelia
"Quando, al termine della giornata siamo arrivati sul chiostro della Basilica ma c’è un vincitore tra i ceraioli di Sant’Ubaldo – San Giorgio – o Sant’Antonio o non piuttosto è tutto il popolo eugubino vincitore ancora una volta di aver tributato al Patrono il più grande atto d’amore? E allora questi Ceri, che noi oggi portiamo in città per riportali il 15 maggio qui, in chiesa, accanto a Lui per tutto l’anno, non sono forse l’espressione liturgica della nostra vita, della nostra sofferenza, del nostro sudore, della fatica quotidiana che offriamo insieme al patrono perché Lui stia accanto ad ognuno di noi ad insegnarci ancora quell’amore vero che ci tiene uniti e che cambia la nostra vita?".
Poi, dopo la S.Messa, le birate all’interno della Basilica e quindi quelle più scatenate nel chiostro ad anticipare i ritmi vertiginosi del 15 maggio. E dopo l’uscita, l’immagine dei bambini, a cavalcioni sui Ceri. La sfilata è proseguita in città, dove per altro non sono mancate le problematiche evidenziate già da tempo, che si sperava potessero essere evitate: una sfilata troppo lunga e spezzettata, ravvivata a tratti dalle musiche delle bande, e trascinatasi a Piazza Grande dove di nuovo le birate hanno riacceso l’entusiasmo in una mattinata tornata con il sole. Dentro la sala dell’Arengo, dove riposano i Ceri fino al prossimo 15 maggio, l’euforia è stata generale. In un’atmosfera intensa, partecipata e vibrante. Grandi festeggiamenti per i capitani e i capodieci. Proseguiti poi, con l’assaggio della coradella alla ceraiola e quindi con il pranzo offerto dall’Università dei Muratori. Ora l’attesa entra nel vivo: tante manifestazioni e iniziative, oltre alle ultime riunioni sulla corsa, scandiranno gli ultimi giorni. Prima dell’esplosione di festa più sentito. Un ampio servizio sulla discesa dei Ceri andrà in onda sulla prossima puntata de "L'Attesa" (in onda su TRG martedì 3 maggio dalle 21.15).