La Grotta di Monte Cucco, sito speleologico e paleontologico di primario interesse mondiale, non finisce mai di stupire e per questo il Comune di Costacciaro ha allestito una mostra ad essa inerente, intitolata “Orsi e uomini”, curata dallo studioso e ricercatore di fossili Romano Guerra.
A seguito di recenti spedizioni, è stato, infatti, possibile rinvenire nell'antro ricco di alabastro alcuni scheletri di Orso delle Caverne, uno dei quali oggi ricostruito ed esposto presso il Museo-Laboratorio del Parco del Monte Cucco di Costacciaro.
Si è così scoperto che gli orsi, i quali hanno popolato Monte Cucco fino al XVIII secolo, furono presenti nella zona fin dalla preistoria e, durante il letargo abitarono la Grotta, accessibile, un tempo, attraverso cunicoli che in queste ultime migliaia di anni sono stati ostruiti.
Il grande interesse suscitato dal ritrovamento ha dato il “la” alla creazione di un'esposizione, presso l'Ostello del Parco, a Costacciaro, che fosse interamente incentrata sulla convivenza e l'interazione di questi grandi mammiferi con la specie umana.
La mostra, comprendente alcune stampe del '700 ed illustrazioni di alcuni settimanali realizzate da artisti quali Achille Beltrame e Walter Molino, rimarrà aperta fino al 2 settembre, ogni mattina dalle 9 alle 13; la domenica dalle 16 alle 19.
L'augurio, come ha spiegato Romano Guerra, è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema, e chissà che in futuro Monte Cucco torni ad essere popolato anche da orsi, proprio come lo era un tempo.
Gubbio/Gualdo Tadino
22/08/2018 15:55
Redazione