Una truffa aggravata "amichevole". Un quarantenne perugino telefona al gestore di un bar di Branca fingendosi un cliente affezionato e chiede in prestito con estrema cortesia 150 euro, che di lì a poco - annuncia l’autore della telefonata – avrebbe ritirato il nipote, restato in panne con l’auto nella zona. L’uomo, di passaggio ogni giorno nel bar di Fossato, promette di restituire la cifra l’indomani. Il presunto nipote arriva, ritira il denaro e prende la porta, ma all’uscita si trova davanti i Carabinieri del Radiomobile di Gubbio e della stazione di Fossato di Vico. Al momento della telefonata, infatti, un militare era presente nel bar. E’ accaduto ieri sera e l’uomo, C.A, un pregiudicato con precedenti specifici per truffa, autore della telefonata e finto nipote insieme, è stato arrestato e associato nelle carceri di Perugia e ora dovrà rispondere di truffa aggravata. Il denaro è stato restituito al proprietario. Nel corso dei servizi di controllo i militari del tenente Petese (nella foto) e del maresciallo Rinaldi hanno anche denunciato in stato di libertà il pregiudicato albanese PA di 24 anni, trovato con due mazze da golf in metallo nell’auto. E’accusato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere. A suo carico i militari presenteranno una proposta per la revoca del permesso di soggiorno con contestuale espulsione dal territorio nazionale. Tra i 45 automezzi e 87 persone identificate i Carabinieri hanno anche sequestrato un alfa 156 del 31enne albanese D.N., pregiudicato, con l’assicurazione contraffatta. A suo carico è scattata la denuncia per uso di atti falsi, anche la patente di guida era falsa. Per rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale è stata invece denunciata la convivente dell’uomo, D.A.M di 24 anni.