Nuova presa di posizione critica del PD di Gubbio nei confronti dell'amministrazione comunale sul tema degli immobili irregolarmente censiti per i quali l’Amministrazione eugubina ha disposto le scorse settimane qualche migliaio di controlli urbanistici a tappeto allo scopo di verificare la legittimità delle costruzioni in area agricola segnalate tramite foto aeree dall’Agenzia del territorio e non risultanti in catasto.
"Le operazioni di controllo, che così impostate sono destinate a durare molti anni senza aggiungere nuove entrate alle casse comunali - dice il PD di Gubbio - vedono massicciamente impiegati numerosi funzionari oltre a cospicui mezzi e risorse finanziarie del Comune che potrebbero, invece, essere meglio utilizzati per avviare e rivedere per le parti non funzionanti, specialmente in questa critica congiuntura economica, il nuovo Piano Regolatore.
Le verifiche ordinate dalla Giunta avvengono senza che sia stata impartita alcuna direttiva da parte del Consiglio comunale, anzi Sindaco ed Assessore sono restati sordi rispetto ai numerosi ordini del giorno e interpellanze presentati dalle minoranze ed in particolare dal gruppo consiliare del PD per dare una giusta soluzione al problema.
La Giunta, inoltre, ha volutamente evitato qualunque doveroso confronto con la Regione e con gli altri Comuni, come se il trattamento delle diverse fattispecie, a Gubbio, debba essere diverso rispetto a realtà a noi vicine. L’Amministrazione comunale di Gubbio, completamente sola, è l’unica a procedere in questo modo in tutta l’Umbria e molto probabilmente Italia.
La verifica effettuata dal ministero delle entrate aveva lo scopo di verificare i fabbricati non censiti, e con la trasmissione dei dati ai Comuni da notificare ai proprietari, per metterli in condizione di regolarizzarsi ai fini tributari.
I controlli disposti dall’Amministrazione avvengono comunque in ritardo: le verifiche dovevano avere luogo con l’approvazione del Prg. Perché quelle costruzioni (circa 4.000) non sono state viste mentre redigendo il Piano si fotografava l’intero territorio comunale (riportando sulle carte planimetriche i fabbricati esistenti) e si disegnavano carte e lotti?
L’attività di accertamento posta in essere dalla Giunta, totalmente disinteressata alla soluzione del problema, non prevede una casistica e una tipologia delle costruzioni realizzate, non distingue i singoli casi e la gravità delle diverse situazioni. In realtà, il processo di regolarizzazione è molto complesso e penalizza indiscriminatamente i cittadini di Gubbio ed in particolare le imprese agricole delle nostre zone di montagna. Nel frattempo, qualcuno sta addirittura e seriamente pensando di imporre l’Ici anche sui fabbricati rurali (stalle, fienili etc), fino ad oggi giustamente esentati.
L’impostazione data dal Comune di Gubbio (unica nel panorama regionale) renderà impossibile la soluzione anche delle situazioni più semplici. Non solo: essendosi recentemente dotato il Comune di Gubbio di un Piano Regolatore massimamente vincolistico e oltremodo rigido (lo abbiamo segnalato più volte), non potranno avere una definizione urbanistica neanche le costruzioni per le quali le imprese agricole proprietarie posseggano tutti i necessari requisiti.
Per parte nostra, ribadiamo la ferma volontà di combattere l’abusivismo e soprattutto la speculazione, siamo impegnati, a dare una giusta soluzione al problema, da trovare insieme alla Regione e agli altri Comuni, con regole chiare, evitando la vessazione dei cittadini di Gubbio che sono uguali agli altri cittadini umbri".
Gubbio/Gualdo Tadino
10/10/2008 17:39
Redazione